In un consultorio su dodici ieri 3 richieste di certificati

In un consultorio su dodici ieri 3 richieste di certificati In un consultorio su dodici ieri 3 richieste di certificati Ieri nei consultori comunali 11 numero di donne che ha sollecitato l'indispensabile certificazione per potersi recare negli ospedali non è stato superiore al solito. Già prima, infatti, malgrado l'aborto fosse reato, erano molte le donne che cercavano nel consultorio un consiglio, un'indicazione per risolvere il loro problema. Nei dodici consultori le équlpes sanitarie hanno preparato, attraverso una serie di riunioni con l'assessorato alla Sanità, gli strumenti per accogliere, fronteggiare ed indirizzare le richieste. Ieri alla Falcherà il dott. Piccoli non ha ricevuto richieste: «Noi siamo qui disponibili — dice — ma per il momento non ho avuto casi. Nella nostra zona, la piaga dell'aborto clandestino è particolarmente diffusa; credo che con il passare del tempo molte donne si rivolgeranno a noi». Anche a Mlrafiori non ci sono state richieste; il dott. Rapisarda, medico nel consultorio è convinto che non ci sarà nessuna «corsa all'aborto». Nessuna richiesta a Millefonti, ma molta ricerca di informazioni sul funzionamento della legge e sulla possibilità concrete che apre. A Madonna di Campagna la tregua di ieri (nessuna richiesta) è forse soltanto illusoria: «Abbiamo avuto moltissime rlchteste~hegli scorsi giorni — dice la ginecologa — ma abbiamo invitato le donne a ritornare questa settimana. Probabilmente da domani'in avanti avremo un bel po' di lavoro. Credo che la nostra struttura sta in grado di reggere; i problemi, se ci saranno, si incontreranno a livello ospedaliero». Qualche preoccupazione in più, invece, al consultorio di zona Centro. «Solo oggi tre richieste di certificato — dice la dott. Velante. — Due donne però non avevano gli esami clinici; l'altra, inve¬ ce, potrà, dopo ì sette giorni di riflessione previsti dalla legge, abortire in ospedale. Se il ritmo sarà questo temo che il lavoro del consultori qualificante e tradizionale ne risulterà sacrificato. Forse dovremo scegliere un giorno o due in cut fare solo certificazioni». All'assessorato si respira un'atmosfera di cauto ottimismo; Carla Surra, dell'ufficio consultori, teme più ohe altro che la normale attività di prevenzione possa venire ridotta o limitata, ma c'è anche la speranza di poter assumere nuovo personale. Ieri c'è stata una prima riunione con il dott. Vercellone, presidente del Tribunale dei minori, per affrontare i problemi delle minorenni. «Fomiti 1 nostri operatori di strumenti precisi, anche in questo caso, credo che i rpoblemì saranno solo di organizzazione dell'attività.

Persone citate: Carla Surra, Rapisarda, Vercellone