Richiesti 15 anni per i 4 del gruppo Curcio Dieci per quello di Semeria, 8 per Lazagna di Clemente Granata

Richiesti 15 anni per i 4 del gruppo Curcio Dieci per quello di Semeria, 8 per Lazagna L'accusa: costituzione di banda armata, rapimenti Richiesti 15 anni per i 4 del gruppo Curcio Dieci per quello di Semeria, 8 per Lazagna Sei anni a Levati e tre a Borgna - Nel complesso il p.m. Moschetta, al termine di una requisitoria durata due giorni, ha proposto 52 condanne e 14 assoluzioni, tra cui quella di Caldi TORINO — « Signor presidente, signori giudici popolari, sto per giungere alle conclusioni del mio intervento ». Le 10,35 di ieri. Nell'aula dell'ex caserma Lamarmora cessa ogni brusio. Curcio, Franceschini, Semeria, Ferrari e gli altri brigatisti detenuti sono immobili nelle gabbie. Dopo ima requisitoria durata oltre due giorni, il pubblico ministero, Luigi Moschella, riordina fascicoli e appunti, poi stringe in pugno due foglietti vergati con una grafia minuta e legge con voce lenta le richieste contro i quarantasei imputati del processo dì Corte d'assise alle Brigate rosse. «Esse — precisa il sostituto procuratore della Repubblica — sono formulate con spirito di equità, aliene da ogni astio, ispirate a criteri di coscienza e rettitudine ». Comprendono: trentadue condanne per complessivi 251 anni di reclusione e 19 milioni di multa; quattordici assoluzioni « almeno con il beneficio del dub¬ bio ». Ecco in dettaglio le richieste di condanna: 1) Nucleo storico delle Brigate rosse (Paolo Ferrari, Alfredo Buonavita, Renato Curcio, Alberto Frane eschini, Pietro Bassi e Pietro Bertolazzi, tutti detenuti): 15 anni di carcere e 2 milioni di multa a ciascuno per organizzazione dì banda armata (10 anni), sequestri Labate, Amerio e Sossi, rapine, furti e falsificazione, legati dal vincolo della continuazione (5 anni). 2) Organizzatori della banda armata, ma senza le altre attività criminali del « nucleo storico » (Giorgio Semeria, Tonino Paroli, Arialdo Lintrami. Prospero Gallinari, Roberto Ognibene, Angelo Basone, Giuliano Isa, tutti detenuti): 10 anni di carcere e 1 milione di multa ciascuno. 3) Avvocato Giovan Battista Lazagna: 8 anni di carcere per la sua « posizione preminente di capo ». 4) Partecipanti alla banda armata con ruoli diversi: a) gruppo di Borgomanero: dott. Enrico Levati, 6 anni di carcere; avvocato Riccardo Borgna, 3 anni; b) altri partecipanti, tra i quali il « nucleo milanese »: Francesco e Giacomo Cattaneo, Umberto Farioli, Marco Pisetta (latitante), Rocco Micaletto (latitante), Peppino Muraca, Paolo Raffaele, Antonio Morlacchi, Antonio Savino (latitante), Vincenzo Guagliardo, Mario Moretti (latitante), Adriano Carnelutti, Valerio De Ponti: 5 anni ciascuno; c) gruppo delle brigatiste: Nadia Mantovani (detenuta), Annamaria Bianchi, Giovanna Legoratto: 3 anni a testa. Sono state chieste le assoluzioni (insufficienza di prove) per questi imputati: Alberto Caldi, del « gruppo di Borgomanero », segretario provinciale degli enti Cisl per la provincia di Novara, Cesarina Carletti, Pietro Sabatino, Italo Saugo, Marinella Gassa, Luigi Sangermano, Giorgio Taiss, Vladimiro Zola, Maria Grazia Grena, Roberto Vho, Fabrizio Pelli (detenuto), Maria Grazia Brioschi, Vittorio Ravinale e Annamarie Pavia. Per Antonio Savino e Giovanna Legoratto il p.m. chiede l'assoluzione per i reati diversi da quello di partecipazione a banda armata. Il dott. Moschella finisce di leggere, l'udienza è momentaneamente sospesa, la tensione in aula si allenta. L'avvocato Sergio Spazzali sorride ai brigatisti detenuti, poi si avvicina alla gabbia e ha con loro un dialogo fitto. Ai cronisti commenterà: «Richieste moderate». Curcio parla con Franceschini; la Mantovani ha un sorriso radioso e saluta a pugno chiuso un gruppo di conoscenti tra il pubblico: per lei come per Guaglìardo si profila una prossima scarce- Clemente Granata (Continua a pagina 2 in quinta colonna)

Luoghi citati: Novara, Pavia, Torino