La Stampa - Consultazione Archivio

Una lettera di Zaccagnini a dirigente de riabilitato Accusato di mafia, è innocente Una lettera di Zaccagnini a dirigente de riabilitato ROMA — Il segretario della de, on. Zaccagnini, ha inviato a Renato Montagnese, direttore dell'area di sviluppo industriale di Reggio Calabria e membro del comitato provinciale della de, una lettera nella quale annuncia al funzionario di aver disposto la revoca della sospensione della iscrizione dal partito e si rallegra «nella maniera più sentita e cordiale» per l'assoluzione ottenuta in fase istruttoria. Il direttore dell'area di sviluppo era stato arrestato nel maggio dello scorso anno con l'imputazione di concorso nell'uccisione dell'appuntato Stefano (Tondello e del carabiniere Vincenzo Caruso, avvenuta a Razza di Taurianova. In quell'occasione, morirono anche due pregiudicati che stavano partecipando ad un «summit» mafioso. Renato Montagnese era stato arrestato in seguito alla deposizione fatta dall'addetto ad un distributore di benzina, Carmelo Morabito. Questi aveva sostenuto che la mattina del primo luglio 1977 il dott. Montagnese gU aveva chiesto dove avrebbe potuto «boss» Giuseppe coinvolto nella trovare il Avignone, strage. Il 25 novembre scorso, al giudice istruttore di Palmi si presentò Ezio Sulfaro, agente di una casa produttrice di macchine ed utensili per l'edilizia, il quale avrebbe dichiarato di essere stato lui a chiedere al benzinaio Morabito dove avrebbe potuto trovare Avignone. Sulfaro, che assomiglia al Montagnese, avrebbe detto al giudice di essersi recato a Taurianova per perfezionare il contratto di vendita di una pala meccanica a Chiara Anselmo, moglie di Avignone. Dopo accurate indagini, il giudice istruttore ha deciso di assolvere il Montagnese «per mancanza di indizi» e lo ha scarcerato il 9 maggio scorso. Nella sua lettera, Zaccagnini si dice certo che il ritorno «agli affetti e al lavoro» consentirà al Montagnese di ritrovare la necessaria serenità e confida che riprenderà l'attività politica «confortato come sempre dalla stima e dalla fiducia di tanti amici».