Come risponderà il governo di Natale GilioEmilio Pucci

Come risponderà il governo Come risponderà il governo (Segue dalla 1" pagina) rente» la politica retributiva. Lo scopo da raggiungere è quello di rendere la struttura del salario più vicina a quella esistente negli altri paesi europei. Più complesso è il discorso riguardante la scala mobile. Baffi, contrariamente a quanto qualcuno ha affermato, non ha espressamente chiesto modifiche tali da far scattare una sola volta all'anno, e non come ora ogni trimestre, la contingenza, anche se non si può escludere che questo sia un suo desiderio. Il governatore ha sottolineato invece la necessità di ricondurre sotto controllo gli automatismi. La scala mobile contiene all'interno fattori tali da far salire l'indice dei prezzi in due anni in una misura superiore di un terzo a quella che si avrebbe qualora l'adeguamento fosse annuale. Ma lo stesso Baffi ha chiare le difficoltà di un discorso del genere con i sindacati. Si tratta, allora, di trovare soluzioni intermedie, magari facendo scattare la contingenza non più ogni trimestre ma ogni quadrimestre o ancora solo due volte l'anno. L'impatto sui prezzi, in tal caso, sarebbe fortemente ridotto. Spetta al governo aprire al più presto una trattativa in tal senso Spesa pubblica — Perché il riavvicinamento del nostro tasso di inflazione a quello dei più importanti Paesi industriali non sia rinviato ad una scadenza lontana, è necessario ricondurre il disavanzo del settore pubblico entro limiti corrispondenti ai 24 mila miliardi, indicati come soglia «invalicabile» per il 1978. Ilgoverno è da tempo impegna- to in tal senso e nella riunio ne del Consiglio dei Ministri del 9 giugno dovrebbe presentare il pacchetto dei tagli da operare subito. Dagli incontri che i ministri finanziari stanno avendo in questi giorni sembra si continui a parlare di una riduzione del 5 per cento delle spese dei singoli ministeri, un'operazione già in passato dimostratasi inattuabile per le resistenze poste dalle varie amministrazioni. L'ipotesi più probabile, allora, al di là di quello che si potrà fare nel campo delle pensioni, è che si faranno slittare al prossimo anno le spese di Investimento connesse con la legge di riconversione industriale e la legge «Quadrifoglio» per l'agricoltura e si rivedranno i meccanismi dei trasferimenti alle Regioni. Alla fine del Consiglio dei Ministri del 9 giugno sapremo comunque se l'obiettivo di scendere a 24 mila miliardi è realizzabile senza ulteriori sacrifici fiscali e tariffari. Ristrutturazione finanziaria — Baffi, ribadendo le note posizioni dell'istituto di emissione, ha affermato che le banche dovrebbero limitare il proprio intervento, attraverso le società consortili, alla sfera finanziaria senza, però, addossarsi responsabilità dirette nella gestione delle imprese. «Non sta alle banche risolvere i problemi industriali, come non sta alla Banca d'Italia effettuare una politica industriale». Se questa è la posizione della Banca d'Italia, da parte del governo si assiste ad una faticosa elaborazione di una bozza di provvedimento che possa essere accolta dai partiti della maggioranza. Pandolfi ha presentato un ulteriore testo sul quale sembra si registri un primo consenso di massima. Permane comunque il disaccordo sui consorzi bancari ma si è deciso di allargare la gamma degli interventi con il raccordo alla legge 675 sulla riconversione industriale. Ancora, i meccani- . 'smi di sgravio fiscale non sa- ranno generici ma dovranno essere ben elencati. Resta, infine, il problema dei grandi gruppi come o.uelli della chimica, dove al di là della ristrutturazione esistono problemi ben più ampi che investono il ruolo degli istituti di credito speciale. Natale Gilio Emilio Pucci

Persone citate: Baffi, Pandolfi