Guerra in famiglia di Chirac a Giscard di Paolo Patruno

Guerra in famiglia di Chirac a Giscard Un duro discorso del leader gollista Guerra in famiglia di Chirac a Giscard dal nostro corrispondente PARIGI — La tensione Ira gollisti e «presidenzialisti» 3 sfociata ieri in un'aperta dichiarazione di belligeranza lanciata da Chirac nel corso del congresso straordinario del partito convocato a Parigi. Doveva essere l'occasione per festeggiare la vittoria elettorale e la buona tenuta dell'rpr: è stato invece il pretesto per diramare una sorta di bellicoso bollettino nei | quale Chirac ha duramente enumerato i punti fondamentali del conflitto che lo oppone all'udf e a chi ne ispira dall'alto l'azione, con esplicito riferimento all'Eliseo. «Noi non siamo considerali come partner a parte intera nella maggioranza, ma come degli ostacoli immediati o po \ tenziali ad eventuali mutamenti politici», ha affermato Chirac, che ha elencato i pencoli dai quali deve difendersi l'rpr. Sul piano delle istituzioni, il leader gollista scorge nell'altra corrente maggiori taria e «nello stesso entourage del Capo dello Stato il desiderio di trasformare le istituzioni e di dotare la Francia d'un regime presidenziale di tipo americano», contro il quale l'rpr è risoluto a batter si. Singolare posizione, di chi si professa erede del fondatore della Quinta Repubblica, e spiegabile solo in quanto il gollismo ha perduto il controllo dell'Eliseo Secondo pericolo sbandierato da Chirac: la riforma elettorale e il ritorno alio scrutinio proporzionale, «che agli occhi di alcuni avrebbe i: vantaggio di costruire una forza social-centrista». Terzo pericolo: il processo di integrazione europea (con j l'eiezione del Parlamento europeo in programma nel giugno del '79) e il mutamento nella politica di difesa; infine, su; piano interno, l'istituzione d'un potere politico regionale. In conclusione, Chirac ha ricordato che «il grande progetto del Presidente della Re pubbhca e che la Francia sic , governata dal centro, cioè d una coalizione socialista-centrista dalla quale i gollisti sarebbero esclusi». Per questo, ha terminato Chirac, «dovremo difenderci dai tentativi di divisione e di indebolimento». Con questo discorso, il leader gollista ha delineato coi: chiarezza quali sono i motu-: di fondo del dissidio che in oppone all'Eliseo e qual è la strategia attribuita al Capo dello Stato per mutare radi calmente lo scenario politica che la Francia conosce da vent'anni. Per contrastare questo «disegno» Chirac chiama alla mobilitazione i golii sti e li invita a difendersi da tentativi di scissione di cui il movimento sarà oggetto. Il congresso straordinario dell'rpr ha adottato una prima misura, imposta da Chirac malgrado la dura opposizione di Guichard, uno dei baroni del gollismo storico. E' stati votata l'esclusione dalle istanze dirigenti del movimento non solo dei ministri, ma an che dei membri del Consiglio Costituzionale e dei gollisti chiamati alla presidenza deile assemblee parlamentari. Con questa modifica dello statuto dell'rpr Chirac ha escluso Chaban-Delmas, eletto lunedi alla presidenza dell'Assemblea Nazionale grazie ai von della corrente presidenzialista e d'una trentina di «franchi tiratori», contro il candidato ufficiale del movimento gollista. Questa preannunciata indipendenza dell'rpr nei confronti dell'azione governativi e dei progetti dellEliseo avrà modo di esprimersi già fri dieci giorni, quando il min; stero Barre presenterà il primo progetto di legge dell-T nuova legislatura, incentralo sulla riforma del Fondo Monetario Intemazionale, alla quale i gollisti sono risoluta- mente contrari. Più tardi se- guirà il dibattito sulle elezio- ni europee, che costituiscono ! un banco di prova ancora più ; , „„ , eloquente della volontà unita- ria dell'rpr e delle sue capaci- tà di trovare una «immuni* zazione politica» per contra stare i disegni dellEliseo on la mozi larghissima Con la mozione approvatamaggioranza da congresso straordinariodell'rpr, Chirac ha allontanato il primo «cavallo di Troia» inviato nella maggioranza gollista dai suoi avversar». Ma il seguito è molto incerto. Quattro anni fa Giscard aveva vinto le presidenziali giocando Chirac contro i «baroj ni» del gollismo. Adesso il capo dello Stato sembra avere capovolto la sua strategia, cerca di appoggiarsi agli elementi storici del movimento gollista per indebolire e dividere l'rpr chirachiano. Chaban-Delmas, Peyrefitte, Guichard non sono sulla linea Ji Chirac. e la schiera dei dissi denti, com'è apparso dalle votazioni per la presidenza dell'assemblea, è formata ai meno da una trentina di par ! lamentari. ; Paolo Patruno | \ j

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