Valle d'Aosta: a giugno le elezioni regionali

Valle d'Aosta: a giugno le elezioni regionali Valle d'Aosta: a giugno le elezioni regionali AOSTA — Domenica 25 giugno i valdostani andranno alle urne per rinnovare il piccolo Parlamento della Regione. Dovranno eleggere i trentacinque consiglieri che formano l'assemblea. Le precedenti elezioni amministrative regionali risalgono al 10 giugno del 1973, vale a dire a cinque anni fa. Da allora il panorama politico valdostano ha subito sostanziali cambiamenti. Sono sorte nuove compagini politiche; ne sono scomparse altre. Se un pronostico attendibile sui risultati della consultazione non è ancora possibile, si può però prevedere a grandi linee che saranno almeno una dozzina i partiti e i movimenti che scenderanno in lizza nel confronto, il quale fin da ora. in Valle, viene definito da politici e osservatori come il più incerto e il più combattuto di questi ultimi decenni. Milanesio, leader del psi in Valle d'Aosta (successivamente espulso dal partito), uomo politico al quale è stata attribuita notevole spregiudicatezza nella conduzione degli affari della cosa pubblica, ma anche una riconosciuta abilità politica e amministrativa, non privo di sensibilità (è stato tra i promotori di iniziative di carattere culturale che si sono ormai radicate nel tessuto sociale della Valle), non è per il momento ritornato nell'agone politico. Il suo posto di consigliere è rimasto però a tutt'oggi non occupato nell'aula dell'assemblea. Il psi, « rinnovatosi » nel recente congresso regionale, che ha di poco preceduto quello nazionale del partito, cerca una «nuova strada» nella realtà valdostana, dopo la crisi in cui è stato coinvolto anche a livello locale. La democrazia cristiana si prepara ad affrontare la sua seconda battaglia elettorale alle regionali con l'antagonismo dell'ex ala della sinistra, uscita dal precedente confronto vittoriosa e affermatasi, quale partito di maggioranza relativa (più di 15 mila voti, contro i quasi 15 mila suffragi d mocristiani ). I regionalisti, riunificatisi un anno e mezzo fa nell' antica Union Valdótaine, dopo anni di dissensi intestini, scendono nuovamente in campo con una lista unica. Rimane però all'esterno della loro compagine l'Union Valdótaine progressiste, facente capo all'ex senatore Fillietroz, una forza minoritaria (attualmente non rappresentata alla Regione), ma che fa proprio l'originario discorso di rinnovamento proposto all'epoca della fondazione del movimento, e quindi con un possibile spazio politico nell'ambito regionalistico. I comunisti, combattuti all'interno dal «dissidente» Manganoni. sospeso dal partito dopo una serie di iniziative «individualistiche» (ha recentemente annunciato una lista propria di ispirazione ecologica), vedranno probabilmente, accanto alla loro, la lista del pdup. I radicali, forti del consenso riscontrato alle ultime politiche (per il candidato alla Camera più di duemila voti) tenteranno probabilmente la strada della Regione.

Persone citate: Manganoni, Milanesio

Luoghi citati: Aosta, Valle, Valle D'aosta