Il cuore batte al telefono

Il cuore batte al telefono Il cuore batte al telefono .Von è il caso di andare in America per vedere qualcosa di diverso. Basta attraversare le Alpi. A Sancy l'infermiera dell' ospedale fa un numero di telefono. Risponde un'anziana signora al cui cuore due anni fa è stato applicato il pace-maker o stimolatore cardiaco. Sa già quel che deve fare: si appoggia sul cuore una radiolina simile a quelle giapponesi da poche migliaia di lire — e di prezzo analogo — colloca su di essa il microfono del telefono e dall'altra parte l'infermiera registra i battiti filtrati attraverso uno speciale apparecchio che ha sul tavolo. « Tutto bene, stia tranquilla, il suo pacemaker è in piena forma ». Pocftj minufi. il controllo è compiuto, una donna in ansia è stata rassicurata. Il telefono ha conquistato benemerenza come mezzo di sicurezza sociale. Qualcosa anche in Italia è sta¬ to tentato: tra l'ospedale di Novara e un centro di Bologna, coinvolgendo il calcolatore elettronico di quell'Università. Ma. ripetiamo, « tentato ». mentre potrebbe diventare facilmente un controllo di massa dei pace-makerizzati. Lo stimolatore cardiaco ha una garanzia di 5 anni e una durata di otto-dieci (almeno quelli ultimo tipo che costruisce la Sorin biomedica di Saluggia la cui produzione è per il 50 per cento destinata all'esportazione), i controlli sono indispensabili. Ma una cosa è farli in questo modo e un'altra lasciando l'iniziativa al paziente che deve affrontare disagi di treni e corriere, fare la coda nell'ambulatorio dell'ospedale, magari sentirsi dire di « tomare domani ». Lo fa una volta o due poi se ne dimentica. L'assessore regionale della Sa¬ nila. Enrtelti, ascolta con interesse il resoconto di queste esperienze e pensa che, tutto sommato, non sarebbe poi tanto difficile Istituire un servizio analogo in Piemonte. I portatori di pace-maker non sono moltissimi, ma neanche tanto pochi, i Dipartimenti di emergenza e pronto soccorso ai quali la Regione ha dato il via potrebbero diventare la sede opportuna, l'apparecchiatura non è costosissima. Basta una spintarella per dargli il via. E chissà che non si giunga anche al controllo a domicilio, mediante il telefono, dei cardiopatici: operazione alla quale sta lavorando il Cnr con uno dei suoi progetti biomedici. Anche per il controllo telefonico dell'emodialisi domiciliare ci sono state all'inizio difficoltà e diffidenza: ora tutto fila liscio. d. »arb.

Luoghi citati: America, Bologna, Italia, Piemonte, Saluggia, Sancy