Che cosa dicono i piloti autonomi di Ettore Massacesi

Che cosa dicono i piloti autonomi In risposta alPIntersind Che cosa dicono i piloti autonomi Lettera del presidente nazionale dell'Anpac Ho letto con estremo interesse le valutazioni di Ettore Massacesi sull'accordo contrattuale raggiunto per il personale di terra del trasporto aereo. Il punto di vista dell'lntersind, assieme alle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dai dirigenti della Fulat ed alle reazioni della base dei lavoratori sono indubbiamente anche per noi, rappresentanti della categoria dei piloti, altrettanti elementi di riflessione. Di estremo interesse sono anche le valutazioni che il Presidente dell'lntersind dà sull'alta responsabilità dimostrata dal sindacato nella vertenza «che ha saputo condurre e concludere con solo tre ore di sciopero». Quest'ultima osservazione va tuttavia ricollegata a quella espressa quando, dopo circa sei mesi dalla scadenza del contratto dei piloti e di fronte all'atteggiamento esasperatamente dila- torio dell'lntersind, la categoria dei piloti proclamò quattro ore di sciopero quale prima, e sinora unica, azione di sciopero a sostegno del rinnovo contrattuale. Nell'occasione lo stesso Massacesi affermò: «Si tratta dì schermaglie che rientrano nella normale dialettica sindacale». La cautela e la responsabilità dell'Anpac non si limitarono tuttavia a questo; anzi, in coincidenza con il tragico rapimento dell'onorevole Moro, venne sospeso lo stato di agitazione della categoria che peraltro fino ad allora non pareva aver causato così gravi disagi all'utenza. La fase di tregua sindacale cosi aperta dall'Anpac avrebbe richiesto un pari atteggiamento di buona volontà dell'Alitalia ed Ati. Nulla di più lontano ualla realtà. Proprio in questo periodo le aziende mettevano in atto una serie di vessazioni: da sistematiche violazioni contrattuali al rifiuto di far fede agli impegni da poco assunti, da intimidazioni a provvedimenti disciplinari. Come inevitabile conseguenza 10 stato di agitazione fu ripreso e, con dodici giorni di preavviso, fu proclamato uno sciopero di dodici ore. Si veniva così ad aprire una vertenza aziendale, ben distinta da quella contrattuale in atto e tendente ad ottenere un confronto globale con le naturali controparti sui numerosi problemi di gestione evidenziatisi. A questo punto è scattato l'apparato di una colossale montatura, che aveva il principale scopo di deviare l'opinione pubblica dai veri motivi che sono all'origine dell'insostenibile stato di tensione esistente nel settore del trasporto aereo. Permaneva nello stesso tempo 11 totale disinteresse e l'assenza dei dirigenti aziendali. Il presidente dell'lntersind afferma che gli incontri «non sono mai stati interrotti ma solo rinviati per comuni opportunità». L'aggettivo «comune» presuppone una nostra scelta: abbiamo invece sempre dato pubblicamente ed in ogni sede carattere prioritario al superamento dei problemi derivanti da viziati rapporti sindacali. E' evidente che la trattativa contrattuale a tempo debito, risolti i gravi motivi di tensione, dovrà subito riprendere. Le nostre disponibilità, più volte annunciate, sono più che ampie, ma il rinnovo contrattuale non potrà comunque eludere né i condizionamenti imposti dal momento, né il dettato costituzionale secondo cui «il lavoratore ha diritto ad una retiibuzione proporzionata alla quantità ed alla qualità del suo lavoro». Per concludere, l'Intersind ha affermato, tempo addietro, che non avrebbe ripetuto l'errore del contratto del 1969: nemmeno l'Anpac commetterà l'errore di accettare relazioni sindacali che vanno bene solo con i piloti in posizione subalterna. I fatti di questi ultimi anni hanno fatto comprendere a noi, e ad una sempre più vasta parte dell'opinione pubblica, le vere responsabilità della situazione di costante crisi e tensione in cui versa il trasporto aereo. La principale rivendicazione dell'Associazione non può che essere quella di ristabilire, di fronte a tutti, il rispetto del lavoro svolto dai piloti: persino questa elementare impostazione, finora disattesa, potrebbe segnare la base per un'intesa. // Presidente dell'Anpac Coni, te G.N. Gerosa

Persone citate: Massacesi