L'auto blindata targa CN contro "tutti gli assalti"

L'auto blindata targa CN contro "tutti gli assalti" Anche al Salone un triste segno dei tempi L'auto blindata targa CN contro "tutti gli assalti" Altre due aziende spécialiste in Lombardia - Costo: da 4 milioni per attrezzare una "127" a 30 per rendere sicura la Rolls-Royce «Le nostre auto sano inattaccabili a prova di terrorista o della più efficiente "anonima sequestri"». Questo potrebbe essrere lo slogan pubblicitario per le 3 industrie nazionali presenti al Salone, specializzate nella blindatura delle auto. Il settore «tira» e dalla produzione artigianale si è passati, in 24 mesi, a quella industriale. Ormai le auto corazzate si costruiscono in serie e 1 prezzi, «chiavi in mano», si rivelano accessibili anche al piccolo industriale che teme 11 sequestro. La «Fontauto» di Borgo San Dalmazzo (Cuneo), la «Berneschi» di Camblago (Milano) e la «Introzzl» di LI pomo (Como), in meno di 40 giorni sono in grado di trasformare una Fiat 132 in una fortezza impenetrabile. Piastre in lega speciale, cristalli impiegati fino a ieri solo dalla «Nasa» per costruire gli oblò delle navicelle spaziali, gomme antiscoppio, portiere a prova di «piede di porco», sono i biglietti da visita dei costruttori. Il mercato delle «corazzate» è dunque in piena espansione non solo in Italia ma anche all'estero. Stando alle poche cifre disponibili (i produttori rifiutano, per motivi di sicurezza, di dire quanti «pezzi» escono all'anno dalle loro officine) almeno il 50 per cento del fatturato supera i confini, con un notevole Introito annuale di valuta pregiata. Le «piazze» più redditizie per 1 nostri carrozzieri sono gli Stati Uniti, il Sud America e gli Emirati arabi. Dice il presidente della «Fontauto», Romano Fontana: «Il nostro segreto è nel tipo di lavorazione. Le auto italiane quando escono dalVolllcina sono identiche a quelle di serie e ciò è un grosso punto a favore per il clien¬ te che passa inosservato. Negli Stati Uniti invece l'auto blindata di produzione locale è facilmente riconoscibile. Far sapere a tutti che si viaggia con la corazza è come dire, al malintenzionato, "guarda che con il mitra non ci riesci, devi adoperare la bomba"». La tecnica italiana, senza sacrificare nulla all'estetica, è riuscita ad Immettere sul mercato un pro¬ dotto di alta qualità, con strumenti sofisticatissimi o in grado di garantire la massima sicurezza. Oltre alle caratteristiche comuni a tutte le auto (corazze di acciaio, vetri antlprolettlll e gomme antiscoppio) ogni azienda ha per il cliente più esigente la soluzione adatta. E' solo questione di quattrini. Con un bel numero di milioni si può avere l'auto contro tutto: antisequestro, antisabotaggio, antiterroristi, antincendio, antlmltragllà. L'incolumità del viaggiatore è garantita da una lunga serie di esperimenti pratici. Chiuso nell'abitacolo l'aggredito è in grado di comunicare con l'esterno attraverso il radiotelefono, di comandare l'impianto antincendio per annullare gli effetti di una molotov, di percorrere almeno 80 chilometri con i pneumatici forati grazie ad un congegno che scatta automaticamente, di attivare una cortina fumogena e neutralizzare i malintenzionati con gas soporiferi. I prezzi. Il costo dell'allestimento non comprende quello dell'auto. Il cliente acquista la vettura e la porta in officina per la blindatura. Ma anche in questo caso bisogna distinguere. Oltre alle piastre d'acciaio ci sono gli accessori. Tutto dipende dalle esigenze e dal marchingegni che si vuole fare installare. Il minimo è comunque 4 milioni per una 127 fino ai 25-30 per una Rolls Royce. Una «132», l'auto preferita dai capitani d'industria, non più di 9 milioni. Conclude un dirigente della «Introzzi»: «Siamo in grado di garantire il massimo riserbo. Le trattative con gli interessati avvengono sempre lontano da occhi indiscreti». Emanuele Monta

Persone citate: Berneschi, Rolls, Romano Fontana

Luoghi citati: Borgo San Dalmazzo, Como, Italia, Lombardia, Milano, Stati Uniti, Sud America