Nasce il porto di Sibari
Nasce il porto di Sibari Nasce il porto di Sibari Finalmente in Calabria c'è un9«oasi» di lavoro dal nostro corrispondente COSENZA — Un porto industriale che servirà a rompere ulteriormente l'isolamento della Calabria è prossimo ad essere completato a Sibari in una zona equidistante fra Taranto e Crotone. La costruzione fu avviata nel 1967 ma le prime strutture si inabissarono in mare. Il progetto iniziale molto ambizioso che mirava a fare della piana di Sibari, 20 mila ettari, la più estesa della Calabria, il punto di riferimento dei traffici petroliferi del Mediterraneo, è stato notevolmente ridimensionato. Le nuove strutture portuali sono state realizzate interamente per escavazione. Al posto delle superpetroliere a Sibari attraccheranno dalla prossima primavera in poi navi fino a 40 mila tonnellate ed il porto sarà posto soprattutto al servizio della centrale termoelettrica che l'Enel ha ultimato nel vicino comune di Rossano e dell'area industriale formata da cinque agglomerati nei quali sono previste iniziative per oltre 35 mila posti di lavoro. Uno degli agglomerati, a Piano Lago sulle colline del Savuto, è già pieno di piccole e medie aziende e i di- rigenti del consorzio industriale sono convinti che l'apertura del porto sarà un contributo importante per il problema occupazionale della provincia di Cosenza. Caduto il mito della petrolchimica, che aveva suscitato per altro profondi contrasti tra i suoi sostenitori e coloro che si battevano per salvaguardare il patrimonio archeologico e culturale della piana, sono state tenute realisticamente presenti le vocazioni ambientali, e la nuova infrastruttura è stata progettata e finanziata questa volta dalla Cassa per il Mezzogiorno per valorizzare le risorse del comprensorio dell'area che da Sibari si allunga attraverso la valle dell'Esano e la media valle del Crati fino a Cosenza, in primo luogo l'agricoltura che qui è molto fiorente soprattutto per una serie di colture specializzate. « I quaranta miliardi necessari per la costruzione dell'opera — dice il dott. Enzo Bilotti, presidente dell'Asi — serviranno a far compiere un importante passo in avanti all'economia cosentina il cui rilancio è possibile soltanto se sapremo restare con i piedi per terra ». lì porto non sorgerà nel deserto. Senza far molto rancore l'Asi cosentina è riuscita ad attrarre iniziative a basso costo di investimento e ad elevato tasso occupazionale soprattutto nel settore meccanico. « Abbiamo capito subito — aggiunge Bilotti — che l'unica strada da percorrere era quella della piccola e media impresa e i risultati ottenuti fino ad ora sono largamente soddisfasfacenti ». Nella Calabria del malessere che in alcune zone comincia ad esplodere in rabbia, questo nuovo tessuto produttivo è il primo momento di certezza. Il porto di Sibari che favorirà anche lo sviluppo delle attività turistiche servirà a confermare che la Calabria perché possa inserirsi finalmente nel meccanismo di sviluppo del Mezzogiorno e del Paese non ha bisogno dei facili gigantismi. Elio Fata
Persone citate: Bilotti, Elio Fata, Enzo Bilotti, Savuto
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