Proiettili spediti ai dieci dirigenti

Proiettili spediti ai dieci dirigenti Minacce alla ditta Cerimet Proiettili spediti ai dieci dirigenti Le pallottole erano avvolte in volantini di minacce, con la firma del gruppo "Prima linea" « Nulla resterà impunito. Per il proletariato lotta armata per il comunismo ». Firmato: « Prima Linea ». Questo il testo di dieci volantini indirizzati assieme a 10 pallottole al direttore, al capo personale e ai dirigenti della « Cerimet » (Centro ricerche metallurgiche) di Lungo Dora Voghera 82. I messaggi erano in dieci buste che uno sconosciuto ha lasciato, avvolte in un sacchetto della « Standa », vicino alla saracinesca a maglie della porta d'ingresso della fabbrica. L'ha trovato ieri mattina un guardiano che ha subito informato la polizia. Pallottole e ciclostilati sono adesso al vaglio dei funzionari della Digos, che dovranno stabilire l'autenticità del messaggio, scritto in stampatello e con pennarello rosso. Dopo la scoperta del sacchetto, la polizia ha anche perquisito lo stabilimento poiché fra le lettere c'era un volantino che annunciava lo scoppio di una bomba nei reparti. La ricerca ha dato esito negativo e nella tarda mattinata alla « Cerimet », è ripreso il lavoro. L'azienda è del gruppo Iri e occupa cinquanta persone. Secondo i dipendenti è la prima volta che i dirigenti ricevono minacce. + Cinque fermati per la rapina avvenuta il primo aprile scors nell'autorimessa « Lingotto » di via Nizza 342/9. I nomi: Mauro Crepaldi, 17 anni, Maurizio Turco, 16, Domenico Geraci, 17, Gaetano Mangione, 23, tutti responsabili, secondo i carabinieri di Moncalieri, dell'assalto. Il quinto fermato è Bruno Gennaro, 28 anni, l'accusa è di ricettazione. I quattro, armi in pugno e mascherati, avevano assaltato di notte l'autorimessa e ne erano usciti con due auto. Il guardiano era stato immobilizzato e malmenato. Secondo l'accusa il Gennaro a- vrebbe acquistato le gomme di una delle auto rapinate nell'autorimessa. * La polizia ha arrestato per spaccio di biglietti falsi, Caterina Costantino, 19 anni, residente in corso Belgio 45 ma di fatto domiciliata in un albergo di via Principe Tommaso. La giovane ha pagato un giornalaio di barriera Nizza con una banconota da 50 mila lire contraffatta, dopo avere tentato più volte di cambiarla nei negozi della zona. E' stato l'edicolante Carlo Racca, 23 anni, con chiosco in via Vado 4, a mettere la polizia sulle tracce della ragazza. i

Persone citate: Bruno Gennaro, Carlo Racca, Caterina Costantino, Domenico Geraci, Gaetano Mangione, Maurizio Turco, Mauro Crepaldi

Luoghi citati: Moncalieri, Nizza