Roma: l'eurodestra alla caccia di alleati

Roma: l'eurodestra alla caccia di alleati Conferenza al Grand Hotel Roma: l'eurodestra alla caccia di alleati ROMA — «L'eurodestra chiama a raccolta», avverte un colorato manifesto affisso sui muri della capitale, per salvare l'Europa dalla «barbarie comunista». All'appello hanno risposto il msi, «Forces nouvelles » francesi e «Fuerza nueva» spagnola, cioè i movimenti che lo hanno lanciato; ma, come ha dichiarato Almirante, richiaI mpndo l'attenzione dei convenuti sulla presenza in aula di un illustre «osservatore» del. la destra libanese, «siamo di! sponibili ad allargare l'intesa I ad altre forze europee». Il pubblico riunito al Grand Hotel è quello di sempre, con prevalenza netta di persone di mezza età o oltre, estrazione sociale medio-alto borghese, servizio d'ordine di giovani dall'aria piuttosto dura, portamento atletico e sfumatura alta; il tutto meno appariscente però che nel passato. L'impressione è che la scissione di «Destra nazionale» abbia privato il partito di Almirante di un certo supporto «mondano» nella Roma bene. Scopo della conferenza-stampa è presentare ufficialmente l'weurodestra», una forma di «intesa permantente a livello europeo» nata per contrastare l'offensiva dell'«eurocomunismo e del terrorismo» i due strumenti — afferma il documento base — che il comunismo adotta in rigoroso ossequio ai princìpi leninisti «per conseguire il potere negli Stati dell'Occidente europeo e per togliere ai popoli la libertà». Le contromisure di cui l'eurodestra intende avvalersi sono molteplici. Si va dall'appello alle forze della destra | europea perchTsi associo al ; riniziativa, ad un richiamo ai- le forze giovanili per un «coraggioso impegno anticomunista e antimarxista», alla piena disponibilità e collaborazione con i movimenti, anche non di destra, che costituiscano garanzia di opposizione al comunismo. E infine c'è la decisione di stabilire un programma comune in vista delle elezioni europee dell'anno prossimo. «Apriamo oggi a Napoli ha detto il segretario del msi — la campagna elettorale europea, con il nostro primo comizio». Un'agenzia stampa di prossima nascita, Eurodestra, sarà la cassa di risonanza di tutte queste iniziative. A salutare gli ospiti spagnoli (capodelegazione Blas Pinar) e francesi (capodelegazione Pascal Gauchon) c'è lo stato maggiore del partito: Romualdi, Pozzo, Marchio, Miceli, Rauti. Il dibattito si è svolto in tono abbastanza dimesso, e solo di tanto in tanto l'atmosfera si è scaldata. Per esempio quando Almirante ha accusato Brigate rosse e partito comunista di «corresponsabilità di fini» indicando il pei come il beneficiario della strategia della tensione, e di aver dirottato l'attenzione degli inquirenti «verso gli innocenti, i perseguitati, i discriminati». Lo stesso segretario del msi ha negato che il suo partito o le «Forze nuove», spagnole e francesi, abbiano rapporti con qualsiasi tipo di movimento neonazista: «Posso parlare anche a nome degli ospiti — ha detto — essendomi consultato francamente con loro sull'argo-1 mento». Emozione fra il pubblico ha destato la domanda di un simpatizzante: «Fino a quando il saggio freno di Almirante riuscirà a trattenere i nostri giovani dall'esplodere?». «Scarso bisogno abbiamo di frenare», è stata la risposta. , Miceli, chiamato in causa sul j tema «infiltrazioni sovietiche | in Italia», non ha fatto rivelaIzioni ghiotte, limitandosi a indicare nell'Urss il «pilota» del maggio francese per fini destabilizzanti. L'ultima do- H manda, rivolta agli ospiti e |dal sapore vagamente indi- | screto, era tesa a conoscere la j forza dei movimenti francesi ; e spagnoli. Gauchon ha indi- seguaci, senza contare le organizzazioni giovanili. Blas Pinar ha accusato il mondo moderno di essere vittima dell'idolatria del numero, per cui un partito e tanto più importante quanti più iscritti ; riesce a vantare; per ciò che ! riguarda il suo, però, non ha fatto cifre. m. ts. I

Luoghi citati: Europa, Italia, Napoli, Roma, Urss