A Grosseto si sono svolti ieri i funerali del giornalista di Paolo Bertoldi

A Grosseto si sono svolti ieri i funerali del giornalista A Grosseto si sono svolti ieri i funerali del giornalista Fogar consegna alla moglie di Mancini una lettera scritta durante il naufragio NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE GROSSETO — Mauro Mancini è stato sepolto ieri, nel cimitero della Misericordia. C'era Fogar, suo compagno nella tragica odissea; c'era Roberta, pallidissima, ma forte nel controllare il dolore per la perdita del marito. Molta folla: i colleghi della «Nazione» con il direttore Sensini, Lischi, editore dei suoi libri, intere scolaresche, le autorità di Grosseto che intitoleranno una via della città allo scomparso. Presente anche Nicolò Puccinelli, costruttore del «Surprise», protagonista di parecchie traversate oceaniche e Patrizia Tassinari, reduce da regate atlantiche. Mons. Lorenzo Biagi ha commemorato Mancini e benedetto la bara; una bara impressionantemente piccola. Chi ricordava l'omone alla Hemingway, si sentiva stringere il cuore. Alle pareti della cappella molte corone. Ai nastri si leggevano i nomi degli amici della Fiat, del Circolo l velico di Castiglione della Pe| scaia, dei ferrovieri di Grosseto, poi un mazzo di rose I rosse di Maria Teresa Fogar. Giovanni Mancini il papà di Mauro, capostazione in pensione, è molto malato, non ha potuto muoversi da casa. Emozionatissimo Benito Bartolucci, il radioamatore di Fucecchio che è stato l'ultimo ad ascoltare in Italia la voce di Mauro: «Parlava dal Surprise, era VII gennaio — ha raccontato — tutto andava bene, sentivo il suo entusiasmo». Dopo i funerali Ambrogio Fogar si è incontrato brevemente con la vedova di Mancini, a fianco della quale ave- . jva assistito alla parte conclu- I siva dei funerali e della tumu lazione della salma. Successivamente, accompaI gnandosi con la signora Man- • cini in auto, presente un gior- nalista fiorentino, il navigatore ha consegnato a Roberta le lettere di cui si è ripetutamente parlato in questi giorni, che Mauro Mancini ha scritto durante il periodo in cui i due naufraghi rimasero sul battello di gomma dopo l'affondamento del «Surprise»: una è indirizzata al direttore della «Nazione», dott. Alberto Sensini: l'altra, più riservata, per la moglie Roberta Vigna e la terza per il padre Giovanni. Un quarto biglietto è indirizzato alla zia residente a Grosseto ed alla quale Mauro Mancini era molto affezionato. Il giornalista conservava gelosamente questi scritti che poi Ambrogio Fogar, altrettanto gelosamente e riserva-1 tamente, aveva custodito in una busta di plastica che ha resistito alle intemperie di quei 74 giorni di naufragio. | La signora Mancini non ha ancora reso noto il contenuto [ della lettera a lei indirizzata, 1 né sembra che ancora sia no ! to il contenuto di quelle indi I rizzate al direttore del quoti- I I I i diano fiorentino ed al padre. Fra Ambrogio Fogar e Roberta Vigna Mancini, prima di salutarsi a Grosseto nel primo pomeriggio, si è convenuto un nuovo incontro nei prossimi giorni per una defi¬ nitiva chiarificazione sulle vicende del naufragio in Atlantico e sui giorni trascorsi da Fogar e Moncini in balia del mare. Il navigatore è poi partito per Milano, ansioso di riab-1 bracciare la piccola Margherita. «Tornerai in mare?» gli ha chiesto qualcuno. «Certo, ma in maniera diversa. Ho molto imparato in questa tragedia». Paolo Bertoldi Grosseto. Roberta Mancini e Ambrogio Fogar durante i funerali del giornalista (A.I.F.)

Luoghi citati: Fucecchio, Grosseto, Italia, Milano