Il Trio di Trieste

Il Trio di Trieste Concerto al Conservatorio Il Trio di Trieste ^_ w-mw-mA-u«-r-! a mezzo servizio Per indisposizione del violoncellista Baldovino (ni. m.) La mala sorte bersa- glia i grandi complessi da camera italiani. Dopo che il Quartetio Italiano ha perduto — si spera, temporaneamente — la col- laborazione del suo violista, aminalatosi qui a Torino, ecco ora che il Trio di Trieste deve impiegare a mezzo servizio il violoncellista Baldovino, ìndi- sposto, che alcuni anni fa aveva sostituito Libero Lana. Così, del programma previsto per l'Unione Musicale, fu eseguita sottan¬ to la prima parte, dove il peso principale dell'esecuzione rica deva sul pianista Dario De Ro- sa: un'innocente Sonata per pia- notorte di Muzio Clementi con accompagnamento di violino e violoncello, e un Trio in la be- molle di Haydn Nella seconda parte il duo pianistico costituito da De Rosa con la pianista Maureen Jones eseguì con eleganza la suite a quattro mani Ma mère l'Óye di Ravel e, di Brahms, tre Danze ungheresi in luogo del Trio in do maggiore, che avrebbe dovuto essere il pezzo forte del già parco programma. Esecuzioni ottime ed applausi cordialissimi, ma, certo, avere sotto mano il Trio di Trieste per sentire Haydn e Clementi, è un poco come avere per un giorno a disposizione Edvige Fenech e condurla a visitare il Museo Egizio. Al circolo della stampa

Persone citate: Brahms, Clementi, De Rosa, Edvige Fenech, Haydn, Libero Lana, Maureen Jones, Muzio Clementi, Ravel

Luoghi citati: Torino, Trieste