Si cerca sui monti di Vittorio ZucconiLiliana Madeo

Si cerca sui monti Si cerca sui monti (Segue dalla 1' pagina) abitante di questo abbandonato paesino, ha raccontato di una coppia di giovani giunti venerdì mattina e accampati fino a domenica a metà di un canalone sui fianchi del massiccio Duchessa. Alla loro partenza, l'uomo ha trovato in parte incendiata o gravemente danneggiata una capanna di pastori in quella zona. Tutti questi elementi resterebbero ancora fra la mitomania, le voci e il generico estremismo se su di loro non pesasse l'interrogativo del volantino, quel nome e quella scelta del lago Duchessa fatta dal comunicato. Se i terrorij sti non hanno «lavorato» qui, perché scegliere il nome del I lago Duchessa? Se lo hanno j fatto, in qualunque modo, de| vono aver avuto — dice la poI lizia — basisti e fiancheggia: tori. Così come ne ebbero i i neofascisti del Pian del Rasci; no, nel '74, sull'altro versante | di questa stessa valle. | Sono più di trecento uomini — tutti specialisti — imj pegnati a frugare nelle* gole, nei laghi, nei corsi d'acqua e nelle grotte di questa regione difficile e aspra. E' quasi impossioile enumerare tutte le località raggiunte e setacciate dalle squadre di sciatori e rocciatori dei carabinieri, ve1 nuti appositamente da Predasso, dai sommozzatori, dalle Guardie di Finanza, dalle guardie cinofile, dai militi a cavallo e dai vigili del fuoco. Anche gli alpini sono arrivati in 150. Ieri alle 12,45 in Val di Salto, dove si coordinano le ricerche, è partito l'ordine di far rientrare gli uomini impegnati dall'alba sul lago della Duchessa, dove incominciava ormai a nevicare. Tre cariche di tritolo poste al mattino avevano aperto altrettanti pozzi nella superfìcie solida e compatta i defTa7o^iveìando" srioldtro ghiaccio. Era la conferma del- l'impossibilità che un corpo potesse aver rotto quello che il tritolo aveva solo scalfito. Oggi i cani da valanga dei vigili del fuoco frugheranno ancora nella neve alta, che copre parte del ghiaccio, per scrupolo. Abbandonato così il primo obiettivo della Duchessa, le forze mobilitate per la battuta si sono mosse a macchia d'olio tutt'intorno nella regione, per un raggio di almeno j io chilometri dal campo base i B> del casello Val di Salto. Durante la giornata di ieri, progressivamente « risucchiati » da piccole scoperte e nuovi indizi che sembravano sbocciar per caso qua e là, carabinieri e polizia raggiungevano la grotta dell'Oro, il il j lago di Raschio, il canalone | della Conca di Tevi, le cave j vicine all'autostrada, di cui I una prosciugata inutilmente 1 durante la notte, le costruzio- ni semidiroccate usate dai ; pastori d'estate, una macchia ì di paludi a 1300 metri sul j monte Moro, il rifugio Seba ] stiani a 2100 metri, ! Infine, si e attaccato il pri "io i cne scorre parallelo all'autostra I da Roma-L'Aquila, un luogo ! in fondo ideale per chi avesse \ avuto fretta di sbarazzarsi di ; m corpo, lungo la strada ver tratto del fiume Salto, per circa 20 chilometri so la Duchessa. Nel lago che si forma, un lago artificiale, oggi l'esercito scandaglierà. « Non solo le ricerche veri ranno continuate oggi — ha i detto il magistrato che conduce le indagini, Canzio — ma saranno intensificate ». Più intensamente si lavora, più presto si arriva ad una conclusione, dicono gli ufficiali, i funzionari, i militi ormai palesemente esausti e intirizziti, dopo 48 ore di lavoro estenuante. Questa sera si vorrebbe chiudere, anche per togliere dalla valle questo stato d'assedio che, dopo lo choc delle prime ore, si è ormai trasformato in un vero incubo. I valligiani collaborano, dice Gianni Antonini, sindaco di Borgorose, anche per affrettare la conclusione di una vicenda che ha stravolto la regione, certo a volte sonnolenta, ma che di ben diversi risvegli avreDbe bisogno. E per togliere il dubbio che qui possa annidarsi un « santuario » del terrorismo. L'angoscia non può durare in eterno, né per vai di Salto né per il Paese. Da Roma, nella tormentosa impossibilità di escludere la presenza del corpo di Aldo Moro in queste montagne, si è premuto perché le ricerche proseguissero intense. « E noi lo abbiamo fatto, anche per dovere professionale », dice il magistrato. E ! perché lo Stato, aggiungiamo, | possa dire ai cittadini di ave | re, ai limiti delle possibilità : fìsiche dei suoi uomini, esplo ' rat0 ^n.°_in .f°nd°. ^che que " sta ultima infamia proposta dalle Br e da chi si nasconde dietro la loro sigla. Vittorio Zucconi Liliana Madeo

Persone citate: Aldo Moro, Canzio, Gianni Antonini, Moro, Salto, Seba

Luoghi citati: Borgorose, L'aquila, Roma