L'Iri nel 1976: più debiti s'assottiglia il capitale

L'Iri nel 1976: più debiti s'assottiglia il capitale L'Iri nel 1976: più debiti s'assottiglia il capitale ROMA — Il 1976, per il gruppo Iri, è stato un anno difficile soprattutto per l'aggravarsi della crisi mondiale di alcuni settori, come la siderurgia e la cantieristica, e per l'eccessiva crescita dell'indebitamento a breve e dei connessi oneri finanziari. Malgrado queste difficoltà Tiri ha contenuto le perdite negli stessi limiti dell'anno precedente. Sono questi, in sintesi, gli elementi principali che emergono dal bilancio consolidato del gruppo Iri per il 1976, pubblicato integralmente nell'ultimo fascicolo di « Notizie Iri ». Attività patrimoniali del gruppo: nel 1976 sono passate da 18.577 miliardi a 22.602 miliardi con un aumento di 4025 miliardi, pari al 21,7%. Di questo importo, 1149 miliardi sono dovuti a rivalutazioni delle immobilizzazioni tecniche; '.'aumento degli investimenti è stato quindi di quasi 2900 miliardi. Questo aumento è stato finanziato prevalentemente con ricorso a indebitamento. Mezzi propri: escludendo i saldi di rivalutazione monetaria in applicazione della legge Visentini, che hanno totalizzato un incremento netto di 882 miliardi, sono diminuiti a causa delle perdite da 2494 a 2323 miliardi: questa riduzione, pari a 171 mi¬ liardi, risulta peraltro contenuta a seguilo dell'utilizzo dei saldi di rivalutazione monetaria per 267 miliardi, di cui 243 a copertura perdite precedenti e 24 per aumenti gratuiti di capitali sociali. I mezzi propri, cosi configurati, rappresentavano a fine 1976 il 10,3°b dell'investimento netto, a fronte del 13.4°b a fine 1975. Situazione finanziaria: il fabbisogno del grappo nel 1976, al netto di 866 miliardi di autofinanziamento dato, è stato pari a 2935 miliardi e ha dovuto essere fronteggiato praticamente nella sua totalità con il ricorso all'indebitamento: l'apporto dei terzi azionisti è stato infatti del tutto marginale, mentre l'aumento di 22,7 miliardi del fondo di dotazione è stato destinato j per intero alla sottoscrizione del- | l'aumento del capitale Gepi. Nel I documento si sottolinea che il j 62» „ del maggior indebitamento I del 1976 è rappresentato da debiti a breve. Risultati economici: la gestione si è chiusa con una perdita netta di 424 miliardi (di cui 350,4 a carico dell'Iri e 73,6 a carico di terzi azionisti) dopo aver sopportato interessi passivi per 1904 miliardi (contro 14C5 nel 1975) e ammortamenti per 906 miliardi (798 nel 1975).

Persone citate: Visentini

Luoghi citati: Roma