Con arroganza i brigatisti vorrebbero essere loro ad interrogare i testimoni

Con arroganza i brigatisti vorrebbero essere loro ad interrogare i testimoni Processo ai cosiddetti «eapi storici»: una delle udienze più infuocate Con arroganza i brigatisti vorrebbero essere loro ad interrogare i testimoni Franceschini ha detto al presidente: "Chieda un po' a Edgardo Sogno che cosa sa del tentativo di golpe in Italia..." Curcio e Buonavita: "Vogliamo che Sossi venga qui in aula, perché abbiamo parecchie domande interessanti da fargli" Sono quattro le persone (il diri- logente della Fiat Amerio, il magi- bstrato Sossi, l'ex ambasciatore TSogno e 1'inliltrato Silvano Girot- nto, alias frate-mitra) sulle quali i nbrigatisti processati cercano lo alscontro con la Corte d'assise. Pur tidi dire la loro, sono disposti a u , I che da tempo chiedono e sosten i S°n° il diritto all'autodifesa per : g" imputati, minacciano nuova battaglia. l'avvocato Minni, a no- : ™? di a!tri ^àici. le8ali-. ?f.e„^.™ciat0 che "Pr°P°r™ la passare sopra a qualsiasi rifiuto | del sistema e perfino ad accettare bla logica processuale, che finora ra, hanno volutamente ignorato. dLa lettera che Sossi ha spedito "ana corte per informarla sulla stsua impossibilità ad intervenire al nprocesso (si è fratturato una gam- pba sciando), chiedendo di essere nsentito in ospedale, ha scatenato ul'ira dei brigatisti e ha riproposto nancora una volta il problema del- : dl'autodifesa. Dopo l'intervento di pGiannino Guiso M'assenza di Sossi in aula sarebbe 'un privile- togio intollerabile», ha detto l'awo- catol, la corte ha deciso di nominare un perito, il direttore del Cto (Centro grandi ustionati) di Torino, per accertare se Sossi è effettivamente intrasportabile. Guiso ha chiesto la nomina di un consulente di parte da affiancare al perito d'ufficio. Gli hanno fatto eco gli imputati Franceschini, Curcio e Buonavita dalla gabbia: «Abbiamo dii-erse domande da largii!». Qualora l'esito della perizia stabilisse che Sossi dev'essere interrogato in ospedale, i difensori, Piquestione. «Sossi è uno dei protagonisti di questo processo — sostiene Minni — ed è quindi logico che gli imputati vogliano avere con luì un ! c0, ' andasse a raccogliere la sua i testimonianza in ospedale, viole , rébbe senza dubbio il diritto degli ' imputati». confronto al dibattimento. Se la ! L'intervento di Franceschini e di Curcio, durante l'interrogatorio di Edgardo Sogno (si veda in altra parte del giornale la cronaca I del processo) è una prova ancora : più evidente della strategia brigaj tiSta, disposta ad inserirsi nella logica processuale, qualora l'o- biettivo sia giudicato interessante. ' Tutte le informazioni che l'orga- nizzazione estremista ha raccolto nelle sue uncursioni (come quella al «Centro di Resistenza democra- tico» di Edgardo Sogno) intende usarle in aula. Franceschini al presidente Bar- ] baro: «Chieda un po' a Sogno che ! rapporti aveva con il magistrato ' di Cassazione Beria D'Argentine. I "Caro Eddy, ha scritto il magi- strato a Sogno, non posso interne- nire al convegno da te promosso perché la mia posizione ufficiale non me lo consente, ma ti mando] una relazione che potrai leggere, : nella quale sono sostanzialmente : d'accordo con gli obiettivi che tu persegui". «Era il terzo convegno prepara- : to da Sogno — incalza France- schini — per selezionare persone disposte ad appoggiare il "golpe" bianco destinato ad instaurare in Italia quello che noi brigatisti de- finiamo un regime neogollista». Pres. Barbaro: «Le sue conside- razioni non ci interessano. In snqsdquesto processo noi dobbiamo j t perseguire chi ha sottratto il car- ! a teggio a Sogno». j s Franceschini e Curcio, in coro: ! R «E quello che c'era scritto dentro c ai carteggio non vi interessa? Ci c sono lettere e adesioni dì perso- d naggi molto importanti, da Tavìa-1 n ni a Leone, da Fanfani all'onore-1 a vote Costamagna, di Fumagalli: c del Mar ^Movimento di azione ri- ' r voluzionarua n.d.r.), di giornalisti ' d come Cavallo...». j u Barbaro: «Non ritengo di dover l porre queste domande al testimo- s ne». ! p P. m. Mschella: itSe le circostanze riferite dall'imputato hanno attinenza con il movente per il quale ha commesso i delitti che stiamo processando, chiedo sia data lettura del carteggio». I difensori si associano. La cor te si ritira e respinge le richieste. ! a questo punto Curcio esce allo scoperto: «Visio che al Centro di Resistenza democratica di Sogno ci starno andati e sappiamo che cosa c'era nel carteggio, ce lo di damo noi. C'è una lista di centi naia di alti funzionari dello Stato, alte gerarchie dell'esecutivo, dei carabinieri, della pubblica sicu rezza, del ministero deoli Interni, di giornalisti di chiara lama. Con un linguaggio a volte esplicito, ta- lora velato, sì alludeva ad una scadenza immediata, l'impegno per il referendum sul divorzio e ad un appuntamento per il "golpe ", l'S settembre del 1974».: Barbaro toglie la parola a Curdo che ha appena esclamato: «Questo è peggio di un tribunale fascista», e lo espelle dall'aula. Altre minacce, altri oltraggi. Ma ormai si è capito che cosa interes- sa ai brigatisti e quale uso intendono fare di tutte le informazioni (vere o false che siano) in loro possesso. Claudio Ceraiuolo

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