In tutto il Piemonte

In tutto il Piemonte In tutto il Piemonte Vani da risanare1 milione e mezzo In città 417.576 - Studi e proposte dell'Ires - Ora tocca a Comune e Regione Casa, problema sempre più grave. L'Ires (Istituto di ricerche economico-sociali) ha appena concluso uno studio in Piemonte. Ne abbiamo dato qualche settimana fa ampi resoconti, ma non è inutile riparlarne, stilla scorta delle informazioni fo;...te ieri dal presidente dell Ires, sen. Berti, dal direttore dott. Beltrame, dai prof. Bertuglia e Rabino che hanno curato l'Indagine (conclusasi in più pubblicazioni) e dagli assessori Rivalla (regionale) e Radicioni (comunale). Qualche breve dato statistico. In Piemonte esistono 1.430.102 abitazioni con 5.054.110 vani utili; ma 1.539.630 vani sono da risanare e rimettere in condizioni di decente abitabilità, mentre alrti 583.253 si rendono necessari per «eliminare le condizioni di affollamento». La situazione di Torino I città è la seguente: 679.273 allog- | gi con 2.093.023 vani utili, vale I a dire, un po' meno della metà : del «carco» piemontese; ma risul- ] ta che «per eliminare le condì- i zioni di affollamento» sono ne- '■ cessari 352 645 vani (un po' più ' della metà del numero comples- | sivo), quelli da risanare sono 417.576 (un po' meno di un terzo). L'Ires non si limita all'analisi, fa anche delle proposte. Prende in esame la possibilità di un primo recupero di 30 mila vani. Se si considerano insieme il risanamento e l'affollamento, i 30 mila vani potrebbero essere divisi, per quartiere, secondo la cartina che pubblichiamo. Nessun intervento a Mirafiori nord e sud. Lingotto, Santa Rita e Crocetta. Se si considerano invece soltanto gli alloggi da riportare a decenti condizioni di abitabilità, la situazione sarebbe la seguente; Madonna di Campagna 251 vani, Borgata Vittoria 216, Lucento 101, Regio Parco 59, Barriera di Milano 1056, S. Donato 1295, Parella 65, Valdocco 4536, Vanchiglia 2690, Madonna del Pilone 1852, Centro 11.481, Cenisia 474. Pozzo Strada 72, S Paolo 1042, Crocetta 897, S sfmmnasfvotustavhaadantap16i insti g| v«I Ai dt v| d| ddlI C' tI n| rpcvSai- | dbiamo dato l'incarico dello studio 1 all'Ires. è perché intendiamo prendere decisioni. Del resto il piano triennale fa un grande ì ario 1645. S. Rita 551. Cavoret- I "to 1413, Nizza 526. Nessun in- 1 vtervento a Lingotto, Mirafiori ! dnord e sud, Rebaudengo. riChe cosa farà ora il Comune I coli queste proposte? Risponde ! dRadicioni:«£' chiaro che se ab- RV! d! cI m sforzo per l'edilizia». Ma ci sono molti problemi da risolvere: il metodo d'intervento, il tipo di finanziamento, la possibilità di trasferire gli abitanti durante i la vori di ripristino. Rivalta estende lo sguardo a tutta la regione e non è ottimista, perché il risanamento può I 1 : II| avvenire soltanto nei comuni che hanno gli strumenti urbanistici I adeguati, che cioè hanno fatto ; anche per gli abitati e non soltanto per le aree libere gli appositi piani previsti dalla legge 167. «Sono appena poche decine i Comuni in regola, ci troveremo in difficoltà per spendere i soldi stanziati». d. garb. I I Ipotesi di recupero di 30 mila vani nei quartieri della città I

Persone citate: Beltrame, Rabino, Radicioni, Rebaudengo

Luoghi citati: Milano, Nizza, Piemonte, Rivalta, Torino