Sindaci del mondo a Torino

Sindaci del mondo a Torino Sindaci del mondo a Torino Tutte le città sono malate Aniasi: "C'è una cura, la partecipazione" - Agenzia internazionale dei trasporti Tcrino sarà la sede dell'agenzia intemazionale per i trasporti. Il protocollo è stato firmato ieri mattina a Palazzo civico. Dice il sindaco Novelli: «Vogliamo creare una banca di dati, di esperienze, da cui tutte le città del mondo potranno attingere per cercare soluzione ai propri problemi». E' il primo atto concreto d'una bismgglqcconferenza delle grandi città del ' mmondo, improntata alla «più ter- | vma volontà di agire, di trovare \ urimedi e cure per le metropoli ! riammalate». L'agenzia avrà sede i nin via Garibaldi 23 e, come spìe- I dgano il segretario generale della | tfederazione mondiale delle città • agemellate, Jean Gayal ed altri | msuoi collaboratori, «sarà il punto \ di coordinamento delle informa- \ mzioni che proverranno da tutto il globo, sui piani, sulle tecniche e sulle metodologie proposte o realizzate dai Comuni per agevolare e risolvere i problemi delia circolazione e delia viabilità urbane». Ma. veniamo al congresso dei 150 sindaci, ieri al secon-io giorno di lavoro. La notizia della tragedia del deragliamento d'un treno vicino a Bologna, delle decine di morti, arriva come un f-lmi^a. Viene ripttutr nella plal-.a de". Centro ir.ci rtri di corso Stali Uniti in tutte le lingue. Vi sono momenti di commozione. Poi la conferenza riprende. Dalla tribuna le relazioni si susseguono. Il dibattito è introdotto dal prof. Roy Drewett della London School of Economics e dal professor Vladimir Music, direttore dell'Istituto di pianificazione urbana di Lubiana, entrambi rappresentanti del Consiglio intemazionale delle scienze sociali di Vienna, sul «costo della crescita urbana». Fra gli altri sono intervenuti il sindaco di Roma, prof. Carlo Argan e l'on. Aldo Aniasi, presidente del Centro di Milano che ha organizzato, in collaborazione con il comune di Torino, il convegno. Argan insiste sull'importanza della cultura. Aniasi porta il proprio saluto all'assemblea. Ricorda che la risposta alla domanda, «rorino è una cifra ammalata?» è data dai sei convegni precedenti: «Tuffe le città del mondo sono ammalate». Aniasi però aggiunge: «Anche se i mali che affliggono le metropoli sono assai gravi, non sono mai incurabili. 1 fenomeni di degrado e di disgregazione sociale in atto hanno cause complesse e protonde. Le condizioni di vita sono in genere inaccettabili: la criminalità e la violenza dilagano; Varia, l'acqua, il territorio sono inquinati: i servizi sociali e pubblici raramente raggiungono l'efficienza. La città di asfalto e di cemento, affetta da gigantismo, non consente lo sviluppo della personalità e dei valori umani». Dopo quest'analisi pessimistica, l'ex sindaco di Milano conclude con una risposta improntata alla fiducia: «Le città sono governa- I j I | I i | bili se sono affidate ai cittadini, i quali devono essere protagonisti del loro destino. I soli stru menti sono: decentramento, autogoverno e partecipazione». Venerdì pomeriggio i sindaci e gli amministratori hanno visitato la Fiat-Mirafiori. Il commento di questi uomini giunti nella nostra città dai più remoti angoli del mondo per conoscere realtà di verse dalle loro è stato pressoché unanime: dalla meraviglia alla cu ricsità di avvicinarsi ad un'orga nìzzazione del lavoro di avanguar dia. Questo panorama si compie| ta oggi con il «carosello» delle • auto antiche, esemplari che di| mostrano il legame fra un passa\ te nemmeno tante lontano e le \ moderne tecnologie. I problemi della produzione, del laverò sono stati inoltre affronta ti ed illustrati al convegno dal presidente dell'Unione industriale, Alberto Benadi {.«Rapporto tra fabbrica e città») da Fabio Misu- j raca del gruppo Fiat («La dimensione critica della fabbrica nella città moderna») e dall'assessore al Lavoro del comune di Torino. Foppa. A parere di Benadi, «la scelta che si deve compiere — una scelta di fondo — è tra la città intesa come motore dello sviluppo economico e culturale dell'umanità, e un teorico mondo agreste vissuto più nella fantasia che nella realtà». «Ora — aggiunge — sembra che l'imputato principale sia la fabbrica». Ma questo atteggiamento, I secondo Benadi, e sbagliato. «Btj sogna trovare un equilibrio, perI che alberi e ciminiere abbiano | una collocazione armonica, comI misurata alle esigenze dell'uomo». Oggi la parte torinese del coni vegno si conclude con una visita | alla tenuta della Mandria. Doma- ni i lavori riprenderanno al Palazzo dei congressi della Fiera di Milano Si concluderanno merco¬ ledì. g. san. Un momento dei lavori del convegno « Salviamo le città »

Luoghi citati: Bologna, Lubiana, Milano, Roma, Torino, Vienna