Folla ai funerali dell'agente di Renato RizzoClaudio Giacchino

Folla ai funerali dell'agente Testimonianza attorno alla bara della vittima delle Br Folla ai funerali dell'agente Molti hanno voluto ripetere, con la loro presenza, no al terrorismo - C'erano i presidenti della Regione e della Provincia, il sindaco, gli striscioni rossi delle rappresentanze sindacali, i gonfaloni di molti Comuni Il vescovo : "Recuperare la forza morale della città insanguinata, non cedere alla paura e allo scoramento" Il cortile delle Nuove era pieno di sole, dolore e silenzio quando la vedova di Lorenzo Cutugno, l'agente carcerario ucciso da un commando dì terroristi, ha varcato ieri pomeriggio il pesante cancello d'ingresso sorretta dal cognato. Vestita di nero, minuta, il volto cereo, le labbra strette per trattenere il pianto, Franca Sabiano è rimasta per qualche minuto di fronte al corpo del marito composto nella camera ardente: un discorso fatto dì sguardi, di mani intrecciate che si tormentavano, di muti messaggi dopo la crisi terribile culminata con un collasso che l'aveva colta in mattinata davanti al feretro. Fuori, la folla silenziosa, stretta attorno alle 38 corone che profumavano di fiori il piccolo cortile: il picchetto d'onore di agenti di custodia della scuola di Cairo Montenotte, centinaia d'uomini dalle diverse divise, il sottosegretario Dell'Andro in rappresentanza del governo, il direttore degli istituti dì pena, Altavista, il prefetto Veglia, il questore Musumeci, i presidenti della Giunta e del Consiglio regionale Viglione e Sanlorenzo, quello della Provìncia, SalvetU, il sindaco Novelli, il procuratore capo La Marca ed il consigliere provinciale Puddu. ferito mesi fa dalle Br. In corso Vittorio, nei centro- ' viali e nella carreggiata centra- : le, circa settemila persone: ancora fiori, il rosso fuoco degli stri- j srioni di tredici rappresentanze di lavoratori: Fiat Mirafiori. Stura, Officine. Presse, Grandi Motori, Cgil-Cisl-Uil di Orbassano. consigli di fabbrica della Faris Fergat di Rivoli, Siem di Robasscmero, Lancia, Sipra, Pons Cantamessa. Sali, Atm di via Ricasoli. Accanto a loro i gonfaloni | della Città e Provincia di Torino I e di Comuni della cintura. I Alle 14,20 la bara di Lorenzo ' Cutugno è stata portata dalla caj mera ardente al centro del corI tile delle carceri dove il cappeli lano delle Nuove, padre Rugge; ro, ha ricordato la figura di queist'uemo, vittima del dovere. AnI cora attimi di silenzio ed ecco il picchetto d'onore scattare sull'attenti e presentare le armi: il feretro esce dalla prigione preceduto dalle corone fra cui spiccano quelle della Camera dei deputati, del Senato e del Presidente della Repubblica portata da due carabinieri in alta uniforme. Ecco il gruppo dei parenti dell'agente assassinato stretto attorno alla vedova: un brivido percorre la folla ammutolita al passaggio di questa piccola donna dolente che cammina a capo chino. Il traffico del corso si ferma, sono molti quelli che fanno ala: gente che è venuta anche da altri quartieri per rendere omaggio alla salma d'un uomo sconosciuto e per testimoniare, con la propria presenza, il no alla violenza del terrorismo. Nelle strade assolate si sente mofpdarttsdfdd| | j ' ora soltanto il passo cadenzato ' del picchetto di agenti di cu- ì stodia e la voce di chi prega I ] con padre Ruggero: la città si I 1 ferma, i negozi abbassano le sa- j racinesche, c'è una siepe immo- i bile di persone lungo 1 marcia- | piedi. Dai finestroni delle Nuove che danno su via Pier Carlo Boggio si scorgono volti di reclusi che guardano oltre le sbarre: forse sono gli stessi che l'altra sera hanno ottenuto il permesso dì recarsi nella cappella delle carceri per raccogliersi qualche minuto e ricordare l'agente Lorenzo Cutugno. Alle 14.55 il feretro, sempre portato a spalla dai colleghi del- l'ucciso, giunge nella parrocchia ;di Gesù Nazareno mentre la coda Idel corteo è ancora davanti alla ,casa di pena. «Presentat'arm» del picchetto d'onore, la bara avvolta nel tricolore entra nella navata principale della chiesa. Musica d'organo sotto le volte gotiche, molti cantano gli inni sacri intonati dal vescovo ausiliare |;11111il1111111111<11M11111111!11m m 1111 :i m ; 111 m^ : n i! il n mcns. Maritano, molti hanno gli occhi lucidi. «Cerchiamo di recuperare la forza morale di questa città troppe volte intrisa di sangue — dice il vescovo — non cediamo I alla paura, all'inattività, allo scoramento». E ricorda l'insegnamento che la morte di Lorenzo Cutugno deve dare a noi tutti: «Non si serve la società se non si è disposti al sacrificio anche di fronte a chi fa la tragica scelta di calpestare i sacrosanti diritti della persona umana». Mons. Maritano parla della famiglia dì Lorenzo Cutugno: «Ieri la vedova dell'agente mi ha detto: "Speriamo di non essere dimenticati dopo la dimostrazione di solidarietà di questi giorni". La partecipazione a questo dolore non deve esaurirsi in questi momenti di compassione ma continuare in un aiuto materiale e morale». Ricordiamo, a questo proposito, che proprio ieri i deputati socialdemocratici Preti, Reggiani e Scovacricchi hanno proposto al¬ lpdmgedzvdssv la Camera un progetto di legge per la «concessione immediata di una pensione vitalizia di otto milioni di lire annui per la moglie e la figlia dell'agente ucciso» e la assegnazione d'una medaglia d'oro alla memoria per Lorenzo Cutugno «fedele ed umile servitore dello Stato, primo tutore dell'ordine che in Italia ha consentito la cattura di un brigatista rosso con il sacrifìcio della vita». Renato Rizzo Claudio Giacchino II disperato pianto di Franca Cutugno, la vedova, e del fratello dell'agent e ucciso - Un momento delle esequie alle Nuove, presente una grande folla

Luoghi citati: Cairo Montenotte, Italia, Orbassano, Rivoli, Torino