Alitalia scioperi e riforme di Lucio Libertini

Alitalia scioperi e riforme Alitalia scioperi e riforme Una lettera di Lucio Libertini Caro Direttore, La Stampa ha pubblicato sabato scorso un articolo di Giorgio La Malfa, che conteneva alcune riflessioni e proposte sul trasporto aereo. Per la stessa responsabilità . Pariamen are che ho conseriìtira dl intervenire con ialcune Precisazioni necessarie che lnonespnmono sol° 1 miel : addirittura danneggiato per necessarie, non- pensieri personali ma gli orientamenti emersi in seno alla commissione Trasporti della Camera. 1) Tutti noi siamo vivamente preoccupati dell'andamento della vertenza per il trasporto aereo, e lavoriamo per una sua equa e rapida soluzione. Ma non ci pare abbia senso far carico all'Alitalia dell'andamento degli scioperi. Chiunque abbia la benché minima esperienza in questo campo sa bene che in tutti gli altri Paesi sono accaduti scioperi che hanno paraliz."ato aeroporti e compagnie aeree, dall'Inghilterra agli Stati Uniti (lo sciopero di Londra ha V mesi tutti gli aeroporti europei). Non per questo si sono sciolte le compagnie aeree, o si sono invitati altri vettori a surrogarle. Se l'Alitalia fosse sostituita, per esempio, da Lufthansa o da Air France sopporteremmo i danni degli scioperi dei dipendenti di I queste compagnie invece di I quelli dell'Amalia. D'altronde i la nostra compagnia di ban' diera è una delle poche azien; de delle partecipazioni statali ! che è in attivo, e sarebbe as] surdo sciogliere proprio queJ sta, provocando nuove disfunzioni e ingiustificati problemi j occupazionali, e non risolvendo alcun problema. 2) Occorre distinguere tra gli scioperi — legittimi e che costituiscono la fisiologia di un Paese democratico — e certe forme di lotta gravi e intollerabili, perché poste in atto da individui e piccoli gruppi e che si risolvono in prevaricazioni e maltrattamenti contro gli utenti. Sono dell'avviso che il potere politico non possa assistere passivamente a questi fatti, e coloro che li provocano devono sapere che vanno incontro a contromisure necessarie e as ; sai severe 3) ai di' là della situazione j di emergenza provocata dalla ; vertenza contrattuale, esiste ; poj n problema del funziona ; mento e della efficienza dei 1 servizi aerei. A giudizio una | nime della nostra Commissio- l 0 n ne questi servizi sono al di sotto dallo standard necessario (anche se occorre non mitizzare ciò che accade in altri Paesi, dove ritardi e disguidi sono assai frequenti). E' dunque necessario migliorare essenzialmente il servizio. Ma ciò, come sa chiunque conosca minimamente i problemi del settore, richiede un complesso di misure. Occorre prima di tutto rinnovare le concessioni aeree, scadute da tre anni, e il cui mancato rinnovo provoca incertezze e lacune di ogni tipo. In secondo luogo è necessario procedere alla riforma del sistema di controllo da terra del volo (oggi gli aerei sono guii dati da terra in ogni loro perI corso) che è del tutto obsoleto ed in piena crisi. In terzo ! luogo — ma questo è collega; to anche alle convenzioni — | occorre che l'Alitalia, che ne | ha ormai i mezzi finanziari, i allarghi la sua flotta e gli or1 ganici per far fronte a un traffico in continua espansione. In quarto luogo è urgente i riorganizzare tutta la rete de. gli aeroporti, inadeguata, di' storta, priva di attrezzature ; essenziali. In quinto luogo oc; corre riorganizzare il quadro | legislativo e politico dei voli : charter. Su questa base oc: corre richiamare l'Alitalia se, veramente al rispetto degli ì orari e degli utenti e alla sua ; funzione nazionale. Ora è bene si sappia che la j commissione Trasporti della I Camera lavora da mesi intor- a 1 no a questi proDlemi che so. - no poi i'eredità pesante del - malgoverno degli anni scorsi. e ; Troviamo in questo nostro lae \ VOro molti ostacoli, parte og- gettivi, parte derivanti dalla . : incomprensione di determina- oìn settori politici. Sarebbe e \ dunque bene che si evitassero a j le trovate estemporanee nei - : momenti di crisi, e ci si occu- j passe stabilmente e seriamen-1 te dei problemi nel loro inerii \ to. Capisco che il partito re0 j pubblicano, in ragione del rii i dotto numero dei suoi parla0 \ mentari, non può partecipare i \ ai lavori della nostra Com- e , , - missione. Ma se La Malfa o altri Io vogliono io personalmente e tutti i colleghi siamo a loro disposizione per i ragguagli necessari. 4) Da ultimo vorrei ricor dare che non si può equivoca- (Continua a pagina 2 in prima colonna)

Persone citate: Giorgio La Malfa, La Malfa

Luoghi citati: Inghilterra, Londra, Lufthansa, Stati Uniti