L'unità tra i sindacati alla prova della verità di Giancarlo Fossi

L'unità tra i sindacati alla prova della verità Oggi il direttivo, ci sarà scontro? L'unità tra i sindacati alla prova della verità Otto ore di dibattito per concordare la relazione di Benvenuto - Parziale intesa su terrorismo e su programma di governo ROMA — Dopo le aspre polemiche dei giorni scorsi, la Cgil, la Cisl e la Uil hanno raggiunto un accordo parziale sugli argomenti che Benvenuto deve trattare oggi nella re lazione introduttiva dei lavori del comitato direttivo, convocato per definire la strategia del movimento sindacale nei prossimi mesi ed esprimere un giudizio definitivo sul programma economico del governo. Le tre confederazioni hanno eliminato ogni divergenza in merito alla valutazione del programma di governo (migliore dei precedenti, ma ancora carente) e alle iniziative per combattere il j terrorismo. Invece, la relazio-1 ne sarà «aperta» al dibattito i svi terzo punto, quello che è j stato al centro dei recenti j contrasti fra le tre «centrali» ! dei lavoratori: il rapporto al-1 l'interno della Federazione i unitaria e le relazioni con il | quadro politico (partiti e go-1 verno) al fine di assicurare la maggiore autonomia possi- Di,e- ■ Il compromesso è stato concluso al termine di una ; riunione della segreteria della i Federazione Cgil-Cisl-Uil, du- rata ininterrottamente otto ore e caratterizzata da uno scontro molto duro soprattutto fra la Cgil e la Cisl, mediatrice in certo senso la Uil. Non appena Benvenuto ha terminato la sua esposizione sulla traccia del suo intervento al direttivo, i motivi di dissenso sono riemersi con forza. Macario ha rinnovato l'accusa alla Cgil di «strumentalizzazione politica» e di «tentare di assumere un ruolo egemone, ricorrendo anche ad iniziative esterne ai normali organi di gestione della federazione unitaria». Lama ha replicato seccamente, respingendo una posizione, a suo avviso, ingiustificata che di fatto accentua le contrapposizioni interne al sindacato e rischia di determinare un ulteriore logorio delle forze unitarie. La Cgil e la Uil hanno sostenuto insieme l'esigenza di far svolgere a Benvenuto una relazione «unitaria», a nome f tut.ta la segreteria della Fe aerazione; la Cisl si e battuta per ottenere che la relazione di Benvenuto fosse considerata «una buona base per il dibattito»: unitaria, sui punti per i quali vi è un accordo tra le confederazioni, ma «aperta» sui punti per i quali invece esistono divergenze consistenti. Benvenuto ha minacciato di non tenere la relazione in mancanza di una intesa preliminare. Ad un tratto, si è ventilata l'eventualità di un rinvio del «parlamentino sindacale» per non aggravare ulteriormente la spaccatura nello schieramento. Mai la discussione nella segreteria unitaria aveva assunto toni così aspri, motivazioni tanto rigide e contrapposte, «Nessuno ha il diritto di di re — afferma il segretario confederale della Cisl, Cianca giini — dentro e fuori il sin dacato che il "gesto della Ci sl" nel denunciare alcune gra vi carenze riguardanti il go verno complessivo del sinda cato sia una irritazione mo mentanea, un atteggiamento sorprendente, una specie di incidente di percorso, una po lemica limitata solo al melo do delle relazioni unitarie con scarse motivazioni politiche. Chi pensa e giudica la Cisl da questa angolazione si sbaglia di grosso, perchè non coglie le ragioni vere del dissenso che tocca l'impostazione e la gestione sindacali ». Il dissenso e le riserve non nascono oggi,, anche se oggi «acquistano particolari connotazioni da discutere oggettivamente in profondità, a garanzia di tutti e di ciascuno». Le preoccupazioni investono alla radice il principio, la concezione e la pratica quotidiana dell'autonomia sindacale come elemento essenziale del pluralismo ideologico, culturale e politico dei lavoratori. Questi criteri sono ribaditi in un documento, reso noto durante i lavori del vertice unitario, approvato lunedì dall'esecutivo della stessa Cisl. Il documento respinge «il metodo del centralismo per raggiungere legalità e ordine affidato alla egemonia delle componenti che sovrappongono la strategia di partito all'iniziativa del sindacato». Nel programma di governo la Cisl ravvisa «significative corre- zioni» rispetto ai testi prece- denti, anche in accoglimento di richieste non marginali del sindacato (occupazione nel Mezzogiorno; una linea di espansione stabile, elevata e selettiva; il collegamento dell'azione a breve e medio termine; la scelta della programmazione come metodo di governo; la disponibilità per un programma triennale). Lacune e insufficienze sono individuate per numerose altro questioni. Di qui, la necessità di una «strategia di mobilitazione attraverso iniziative articolate . e generali, intrecciate fra lo. ro». Per i contratti: «no» al | loro slittamento, «no» ad ì ogni ipotesi di gestione cen! tralizzata, «sì» alla saldatura I delle piattaforme con le polii tiche di occupazione, affroni tando i primi problemi di riì forma dei salario. Giancarlo Fossi

Persone citate: Benvenuto - Parziale, Cianca, Lama, Macario

Luoghi citati: Roma