Meno Marx, più peso ai nodi della condizione dei giovan

Meno Marx, più peso ai nodi della condizione dei giovan La Fgci tiene il suo dodicesimo congresso Meno Marx, più peso ai nodi della condizione dei giovan Livia Turco, la prima donna segretario della Federazione: "I ragazzi cercano momenti di aggregazione fuori dei canali politici tradizionali. A loro interessa discutere la loro condizione" Congresso dei giovani comunisti torinesi: è il dodicesimo. Il sipario s'è alzato ieri sera alle 21, nella sala dell'Iacp di via Dante, davanti ad un migliaio di iscritti che oggi e domani saranno impegnati nel dibattito in vista del congresso nazionale, il ventunesimo, in programma a Firenze dal 19 al 23 di questo mese. Il via l'ha dato Livia Turco, 23 anni, universitaria, facoltà di Filosofia, segretaria provinciale Fgcl dal settembre '77, che ha Ietto per un'ora e mezzo una ottantina di cartelle manoscritte. Livia Turco è la prima donna che ricopre nella Fgci torinese la carica di segretario. L'abbiamo Incontrata poco prima dell'Inizio dei lavori, ecco che cosa ci ha detto. — Quanti sono gli iscritti alla Fgcl, quale la loro provenienza sociale, come procede il tesseramento? «Gli Iscritti finora sono 1500, trenta per cento donne, 40 per cento studenti, seguono apprendisti ed operai, 200 gli universitari. La maggior parte delle loro fami-1 glie sono operaie. Il tesseramento ' finisce in settembre e per quell'epoca pensiamo di raggiungere e superare ì 1789 iscritti del '77. Età media, 17 anni. Quest'anno nel reclutamento et sarà una novità: i giovani fino al 21 anni si Iscriveranno alla Fgci e non al partito, prima non c'erano norme precise, E' vero che molti giovani sono ri- luttanti a prendere la tessera, te- mono un ìngabbiamento. Taluno di questi magari lavora come mi- litante più di altri con la tessera. ] II rapporto tra giovani e politica \ è uno del nodi cruciali e non solo I per noi comunisti». I — Quali i rapporti tra il movi-, mento giovanile e il partito? ] «Rispetto ad altre federazioni j che contano più iscritti (ad esem- \ pio a Roma, Milano e Napoli) noi crediamo di avere un peso politi co maggiore. Sarà proprio l'auto nomla nel confronti del pei uno del temi di più intenso dibattito in questo congresso», _ Quale fisionomia intende da re alla Fgci torinese? Quale il suc c0 delle sue ottanta cartelle di re lazione introduttiva? «partiamo da una considerazio- ne. Dopo il tracollo del '68, il no stro movimento s'è ricostruito senza un'identità precisa, badan do più alla propaganda ideologica che al problemi reali della condi- zione giovanile. Che cosa ci ha Insegnato il "movimento '77"? Che i giovani cercano soprattutto momenti di aggregazione al di fuori del canali politici tradizionali. Dt qui il moltiplicarsi dei circoli giovanili proletari, Il ritrovarsi insieme per far musica, teatro, sport. Per divertirsi. Più che discutere su Marx e Lenin ai nostri coetanei interessa la propria condizione di studenti, disoccupati, emarginati». — Autocritica, e autonomia, ma per quali obiettivi? «Ci dev'essere un recupero della spontaneità giovanile per organizzarla pot politicamente. Non basta confrontarsi con l compagni della nuova sinistra c dimenticare i non Impegnati, t giovani cosiddetti normali (a Torino l soli apprendisti sono 50 mila) che non | sanno dove andare dopo il lavoro o lo studio». — Quali proposte concrete lanì cera per questi obiettivi? «La Fgci è articolata in circoli , che finora sono le sezioni del partito. Ecco, noi proponiamo di j aprire circoli distaccati che diven', tino momenti di aggregazione e di ! riferimento. Il punto dì partenza devono essere i bisogni dei giovani, non l'indottrinamento e la propaganda. Di qui t nostri plani operativi: lavorare nelle leghe e nelle scuole, istituzione di campi di lavoro e studio, sviluppare forme di lavoro volontario come quello già in atto per il recupero degli argini dei fiumi». — Non potrà mancare un'analisi sul fenomeno del terrorismo. «Certo, ne discuteremo a lungo. Dobbiamo partire da una realtà, amara se vogliamo, ma non per questo meno vera. Molti giovani I sentono estraneo a loro questo Stata perche indentiflcano lo Stato con il governo degli ultimi 30 anni. Quale Immagine ha dato di se stesso questo Stato? Secondo i discorsi che abbiamo sentito nelle assemblee, nelle scuole, emerge la figura dello Stato coinvolto nella strage di piazza Fontuna, di Brescia, dell'Italtcus, degli scandali, della corruzione, della scuola sfasciata, della disoccupazione, dell'emarginazione. La lotta del movimento operato e antifascista non è ancora patrimonio del giovani. Dobbiamo far capire che una cosa é il potere democristiano e un'altra è lo Stato che dovrebbe Identificarsi con la Costituzione. Di qui la necessità di un insegnamento nelle scuole dell'educazione civica, di spiegare che cos'è la Costituzione repubblicana. Noi facciamo : -a proposta:: nelle sefUmane che ci separano dal 25 rprile, chiediamo che in. ogni scuola si dedichi un'ora di storia a spiegare la Costituzione. La proposta dovrebbe diventare prassi in futuro e durante l'intero anno scolastico». Guido J. Paglia 1 ' | ì , j ', ! Livia Turco, della Fgci

Persone citate: Ietto, Lenin, Livia Turco, Marx

Luoghi citati: Brescia, Firenze, Milano, Napoli, Roma, Torino