In 3 settimane le scuole hanno raccolto quaranta tonnellate di carta da macero

In 3 settimane le scuole hanno raccolto quaranta tonnellate di carta da macero Il primato alle materne, seguono medie ed elementari In 3 settimane le scuole hanno raccolto quaranta tonnellate di carta da macero E' l'equivalente di 115 pioppi e di un giorno e mezzo di lavoro di una cartiera torinese che continua ad importare il materiale dalla Svizzera, impegnando valuta pregiata Alcune scuole sono rimaste sorde all'invito lanciato dalla Regione e dal Comune Quaranta tonnellate di cata da macero selezionata in tre settimane di raccolta effettiva: questo, in sintesi, il bilancio del primo mese dell'operazione che l'Azienda municipale raccolta rifiuti (Amrr) sta portando avanti sotto gli auspici della Regione, del Comune e di vari enti con la collaborazione de La Stampa e di Stampa Sera. Si tratta di carta straccia raccolta in 121 scuole — materne, elementari e medie — scelte a campione nei 23 quartieri della città: sono stati gli stessi scolari a mettere da parte giornali vecchi, involucri e imballaggi e a portarli nelle rispettive scuole dove l'Amrr ha predisposto gli appositi «containers». Sono poche o tante 40 tonnellate? Per essere un'operazione appena all'inizio, dopo una fase sperimentale svoltasi quasi in sordina nel '77, il risultato non è disprezzabile. Come inizio si può essere soddisfatti, ma la strada è ancora lunga. Se partiamo dalla constatazione, fatta la scorsa settimana, che una cartiera torinese il(l| fsipt—ammllttsssmmqrgnmaI g1 esciano nei contenitori la cartimporta dalla Svizzera 30 tonnellate al giorno di carta da macero (pagandola in valuta pregiata) e la lavora riciclandola e facendone | fogli di vario tipo, è evidente che si tratta solo del preludio di un impegno. Gli scolari che hanno partecipato all'iniziativa — chi tanto, chi poco, chi troppo poco — possono comunque dire di aver alimentato per quasi un giorno e mezzo le macchine dello stabilimento e di aver risparmiato va- lluta. Ribaltando il ragionamento sotto l'aspetto ecologico le quaranta tonnellate di rifiuti (a ciò era destinata ingloriosamente la carta se non fosse stata raccolta) hanno salvato ben 115 pioppi del peso medio (a secco) di 350 chilogrammi ciascuno. Un boschetto del quale il nostro paesaggio ha sicuramente bisogno. Per i 75 mila ragazzi che partecipano all'operazione ciò non può essere che di slimolo a fare meglio e soprattutto a coinvolgere nel «gioco» anche i I genitori, i parenti, gli amici. 1 Se analizziamo anche superfi¬ j | j • j | J cialmente il quadro complessivo fornito dall'Aron- dopo il primo mese di raccolta, troviamo che i più diligenti sono stati proprio i più piccoli: la quantità «prò capite» conferita ai «containers» dai bimbi della scuola materna è di 1055 grammi contro i 783 delle medie e i 460 delle elementari. Al primo posto fra i raccoglitori i bimbi della materna di via Braccini, seguiti dalla media Fermi e dalla materna di via Rovereto. In j questi casi le quantità variano dal | chilo e mezzo ai due chili e j mezzo. Di fronte a questi successi vi • sono scuole che hanno ignorato j l'iniziativa: 8 su 121 non hanno | portato un grammo di carta, preJ ferendo gettarla nella spazzatura. Non è il caso di ripensarci e partecipare, sia pure in ritardo, alla raccolta? Oppure spiegare il perché del loro rifiuto ed esporre le difficoltà che hanno dovuto affrontare? I tecnici dell'Amrr sono disponibili alla collaborazione: proprio la prossima settimana saranno distribuiti nuovi volantini esplicativi nelle scuole e si cercherà di ventre incontro alle varie richieste. I dirigenti della Raccolta rifiuti si metteranno in contatto anche con direttori didattici, gli insegnanti e gli animatori per superare quei piccoli problemi che hanno impedito in alcune scuole il regolare svolgimento dell'operazione. Parallelamente si sta studiando il modo di allargare la raccolta anche a chi ha in casa, per le più diverse ragioni, quantità di carta che altrimenti finirebbero fra i rifiuti. L'Amrr (telefono 262.1212) è disponibile ad una 'collaborazione con tutti i cittadini anche in questo senso, naturalmente per quantità superiori ai 50 chilogrammi. Torino potrebbe potenzialmente alimentare una cartiera di medie dimensioni soltanto con quello che ogni giorno gettiamo tra i rifiuti. Il recupero è possibile: bastano la buona volontà e il senso civico dei cittadini se c'è un'organizzazione che li asse- conda Gianni Bisio Allievi della Coppino rovesciano nei contenitori la carta salvata dalla distruzione

Persone citate: Coppino, Gianni Bisio

Luoghi citati: Svizzera, Torino