La Pertramer scagionata per la morte di Berardi

La Pertramer scagionata per la morte di Berardi La Pertramer scagionata per la morte di Berardi Brunhild Pertramer, la trentenne altoatesina, sospettata di aver fatto parte del commando che il 10 marzo scorso assassinò a Torino il maresciallo di ps Berardi, è stata completamente scagionata. Dopo essere stata riconosciuta dai titolari della pensione di Alba di Canazei, presso la quale aveva detto di aver soggiornato in quel periodo, ieri è caduto anche l'ultimo indizio nei suoi confronti. La perìzia del prof. Ghio sulla firma posta ad un assegno incassato dalla Pertramer a Ponte di Fassa il 10 marzo, ha riconosciuto per autentica la firma. Il sostituto procuratore Corsi che ha diretto l'inchiesta, firmerà con tutta probabilità oggi stesso l'ordine di scarcerazione per mancanza di indizi. Ma, anche se scagionata, Brunhild Pertramer resterà alle Nuove per un altro mandato di cattura. L'altoatesina è stata infatti rinviata a giudizio per associazione sovversiva come complice del gruppo di «Controinformazione » dal giudice istruttore Caselli. Dopo un mese e mezzo di carcere, nel 1976, era stata posta in libertà provvisoria, ma non aveva rispettato l'obbligo di presentarsi settimanalmente dai carabinieri. Il suo difensore, avvocato Pecorella di Milano, ha presentato una istanza di libertà provvisoria alla corte di assise davanti alla quale sarà giudicata la Pertramer (gli stessi giudici del processo alle «Br»). Sarà la corte a decidere. Associazione genieri e trasmettitori — Stamane alle 9 verrà celebrata nella chiesa di San Carlo una messa in memoria del generale Perotti, fucilato al Martinetto. Brunhild Pertramer

Persone citate: Berardi, Caselli, Fassa, Ghio, Pecorella, Perotti

Luoghi citati: Canazei, Milano, Torino