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Aerei: decise 10 ore di scioperi selvaggi Nella prima decade d'aprile Aerei: decise 10 ore di scioperi selvaggi Roma, 3 aprile. La vertenza del trasporto aereo è a un punto cruciale. Mentre i piloti dell'Anpac (che rappresentano circa l'80 per cento dell'intera categoria) attueranno all'improvviso dieci ore di sciopero nella prima decade di aprile, la Federazione dei lavoratori del trasporto aereo (Fulat, aderente alla Federazione Cgil, Cisl, Uil) deciderà una serie di agitazioni se non emergeranno fatti nuovi da un incontro fissato per domani con l'Intersind sul problema del rinnovo contrattuale. La segreteria della Fulat esaminerà domattina con la segreteria della Federazione unitaria gli ultimi sviluppi della controversia, ma gli orientamenti sono già ben definiti. «O verificheremo uno spostamento sostanziale e significativo — dice Perna, segretario generale della Fulat — della posizione dell'Intersind sulle questioni centrali del rinnovamento contrattuale, o diversamente sarà inevitabile la rottura. In questo caso, saremo costretti allo sciopero ». Nella riunione di domani sindacati-Intersind dovranno essere affrontati tre argomenti: ia parte politica del contratto nel suo insieme, l'inquadramento, la parte economico-normativa. Sul primo punto, in particolare, il sindacato chiede l'applicazione del turnover (circa cinquecento dipendenti sono andati in pensione e non rimpiazzati) con l'assunzione sopratutto di giovani. Per l'inquadramento, si sollecita l'unificazione del trattamento dei dipendenti dell'«area-terra»; per il salario, una maggiore disponibilità della controparte. L'Intersind, secondo Perna, ha proposto uno scaglionamento salariale inaccettabile, e questo indipendentemente dall'esiguità dell'aumento. I sindacati dei ferrovieri, confederali e autonomi, attendono di essere convocati al più presto dal nuovo ministro dei Trasporti per proseguire il discorso sulla vertenza aziendale. Se la riunione non sarà fissata in settimana, la segreteria della Federazione unitaria dei ferrovieri (Sfi, Saufi, Siuf) si adulerà per «stabilire iniziative di lotta e la ripresa delle agitazioni». Mezzanotte, segretario generale dello Sfi-Cgil, ritiene che «non è più possibile prolungare l'attesa per la riforma dell'azienda ferroviaria e il nuovo trattamento del personale, dopo la non trascurabile interruzione dovuta alla crisi di governo». g. f.