Maria Vittoria: 350 milioni per il centro rianimazione di Gianni Bisio

Maria Vittoria: 350 milioni per il centro rianimazione Un impianto d'avanguardia nell'ospedale Maria Vittoria: 350 milioni per il centro rianimazione Si inaugura martedì - Dispone di 9 letti di cui uno in isolamento Ogni malato può parlare col citofono direttamente al medico All'ospedale Maria Vittoria sarà inaugurato martedì 11 nuovo «Centro di rianimazione» diretto dal prof. Alfonso Gazzano. I lavori sono terminati proprio ieri ed il reparto è pronto ad entrare In funzione. E' costato 350 milioni, in parte concessi direttamente dalla Regione Piemonte, in parte ottenuti con un mutuo. Il centro e stato realizzato dalla «Oas» del gruppo Coop H, appartenente alla Lega nazionale delle cooperative, un'organizzazione che opera con sistemi modernissimi ed è In grado di fornire un reparto specialistico, o un intero ospedale, «chiavi in mano» pensando anche all'addestramento del personale. E' un metodo usato correntemente nei Paesi del Terzo Mondo e che viene applicato da poco anche in Italia. Abbiamo visitato il Centro di rianimazione con il primario, prof. Gazzano, chiaramente soddisfatto di questa realizzazione d'avanguardia che viene — sia pure con grossi ritardi — a migliorare radicalmente una struttura ospedaliera bisognosa di modernizzazione come quella del Maria Vittoria. Il reparto, al pian terreno, isolato, anche acusticamente, dal resto dell'ospedale, dispone di 9 letti: sei sono per I malati acuti, in stato di coma, due per quelli in fase di recupero ed uno è In isolamento. Quest'ultimo risponde ad un'esigenza sentita in passato e alla quale non si è mal potuto dare una soluzione. Ora in rianimazione potranno essere ricoverati anche pazienti colpiti da malattie infettive. La camera d'isolamento è a «depressione» rispetto agli altri locali, in modo da impedire al massimo l'uscita di germi. E' stata anche acquistata una speciale barella svedese in cui il traumatizzato può essere lavato completamente prima di essere messo negli speciali letti di rianimazione. Ciascuno di questi è dotato di tutte le più moderne attrezzature a cominciare dal monitoraggio continuo (cuore, respirazione, ossigeno, temperatura) collegato al tavolo della caposala. Il Centro è dotato di respiratori modernissimi, di un elettroencefalografo, di stimolatori e di speciali materassini antidecubito. Accanto a ciascun posto letto un citofono (inseribile anche nel cuscino del paziente) consente di mettersi In comunicazione con la caposala, con il primario, col medico di guardia e con ogni altro settore del «Centro». L'ambiente è stato creato con soluzioni d'avanguardia sia per il condizionamento, (25 gradi costanti), sia per la velocità dell'aria di ricambio (tenuta bassissima), sia per la rimorosltà (35 decibel al massimo pur avendo le finestre sul corso Tassoni). Particolare cura è stata posta nell'impianto elettrico: tutte le apparecchiature a contatto con i malati sono «a terra» e vengono alimentate da una tensione di 6 volts. L'energia è ottenuta con un convertitore rotante: ciò permette di eliminare anche la più piccola interruzione In caso di mancanza di energia elettrica per guasti sulla rete cittadina, neppure il piccolo «stacco» che si ha con gli Impianti a batteria. Il Centro ha anche un piccolo laboratorio In grado di smaltire le analisi chimiche di base per i 9 ricoverati. Sempre all'interno c'è una sala per i medici ed i servizi per il personale infermieristico. Gianni Bisio Una delle nuove sale di terapia intensiva al Maria Vittoria

Persone citate: Alfonso Gazzano, Gazzano

Luoghi citati: Italia, Piemonte