Colloqui sull'Etiopia fra Vance e Dobrinin

Colloqui sull'Etiopia fra Vance e Dobrinin Per il ritiro delle truppe cubane Colloqui sull'Etiopia fra Vance e Dobrinin Washington, 12 marzo. Gli ultimi sviluppi della situazione nel Corno d'Africa e l'eventualità di una riduzione degli effettivi militari cubani in Etiopia e nell'Ogaden hanno costituito oggetto del colloquio svoltosi ieri sera al Dipartimento di Stato tra il Segretario di Stato americano Cyrus Vance e l'ambasciatore sovietico a Washington, Anaioly Dobrinin. Sull'esito della conversazione, protrattasi per tre quarti d'ora, non si hanno particolari. E' certo comunque che l'amministrazions Carter, preso atto del pieno successo dell'offensiva russocubana nell'Ogadtn, sta cercando di fare di tutto per indurre Etiopia e Somalia a deporre le armi e a risolvere al tavolo del negoziato i loro contrasti. Un primo passo per una soluzione pacifica del conflitto potrebbe essere la riduzione del corpo di spedizione cubano del generale Hochoa (l'eroe dell'Angola) che è salito nelle ultime settimane, in coincidenza non certo casuale con1 l'inizio della controffensiva etiopica, a circa dodicimila uomini. Molti di questi insieme ai soldati di Menghistu sono giunti a non più di 15 chilometri dai confini somali. E' E' una presenza che preoccupa non solo il capo di Stato somalo Siad Barre, ma lo stesso Carter, il quale si sta adoperando per scongiurare l'invasione della Somalia. Da parte sovietica, ha rivelato un alto funzionarli) del Dipartimento di Stato, sembra ci sia desiderio di collaborare. In altre parole Mosca ha fatto capire che gli effettivi cubani saranno ridotti in modo notevole non appena i somali si saranno ritirati completamente dali'Ogaden. Vance, che ha discusso della situazione )on Dcbrinin sia ieri di persona che giovedì per telefono, spera inoltre che i russi siano disposti a caldeggiare la presenza di un corpo di pace internazionale nell'Ogaden a ritiro somalo avvenuto. (Ap) Nairobi, 12 marzo. La controffensiva etiopica nell'Ogaden ha portato le forze governative a riconquistare quasi per intero il controllo della ferrovia che collega la capitale al porto di Gibuti. Si tratta di un'arteria vitale per l'economia dell'Etiopia, interrotta mesi fa dai guerriglieri irredentisti filo-somali. Il comando operativo rivoluzionario nazionale etiopico annuncia oggi che la colonna delle forze governative partita da Diredaua e avanzante lungo la direttrice Nord-Est, composta da truppe regolari e dalle milizie popolari, ha riconquistato giovedì scorso la cittadina di Ayscia in posizione strategica lungo la ferrovia, a una quarantina di chilometri da Gibuti. E' dallo scorso giugno che la ferrovia non può più trasportare, come faceva da anni, la gran parte rielle merci importate ed esportate dall'Etiopia. Solo la settimana scorsa le forze governative sono riuscite a riaprire il troncone fra Addis Abeba e Diredaua, per la ritirata dei guerriglieri filo-somali sotto l'incalzare della controffensiva etiopico-cubana-sovietica. L'altra colonna di truppe etiopiche rinforzate da cubani e sovietici continua intanto ad avanzare lungo la direttrice a sud della città di Giggiga, riconquistata una settimana fa. (Ap)

Persone citate: Cyrus Vance, Dobrinin Washington, Siad Barre