LA FRANCIA IERI HA VOTATO: LA SINISTRA IN VANTAGGIO di Paolo Patrono

LA FRANCIA IERI HA VOTATO: LA SINISTRA IN VANTAGGIO LA FRANCIA IERI HA VOTATO: LA SINISTRA IN VANTAGGIO (Segue dalla V pagina) pubblicano-giscardiano 12 per cento, centristi 5, radicali governativi 2 per cento, 1,5 diversi; — Rpr gollisti 22,5 per cento; — diversi di maggioranza 3 per cento; — liste ecologiche 1,5 per cento e diversi 2,5 per cento. L'afflusso degli elettori è stato massiccio: una percentuale dell'83,5 per cento su 35 milioni e 400 mila francesi iscritti nelle liste, superiore alla media registrata nelle precedenti elezioni legislative del '73 e soltanto di poco inferiore alla consultazione per la scelta del nuovo presidente nel '74. La giornata elettorale si è aperta nella calma, favorita dal bel tempo. Il presidente Giscard d'Estaing, dopo l'appello televisivo di ieri sera, ha votato nel municipio di Chanonat, presso ClermontPerrand, e nel tardo pome¬ riggio si è trasferito a Rambouillet, dove ha seguito in serata i risultati elettorali. Domani riceverà il primo ministro Barre, all'Eliseo, nella consueta visita d'inizio settimana. Il premier ha votato nella sua circoscrizione di Lione, il leader socialista a Chàteau Chinon, Marchais nella banlieue parigina, Chirac a Sarrans, in Corrèze. L'ex ministro gollista Guichard ha rischiato invece di non votare: si è presentato al seggio di La Baule, cittadina della quale è sindaco, con il suo certificato elettorale non firmato. Rimediato all'inconveniente, Guichard ha potuto votare. E' stata una delle poche note di colore della giornata, giusto per allentare la tensione giunta al culmine in serata, verso le 20, quando gli istituti specializzati e le stazioni radio-tv hanno cominciato a fornire i primi risultati, A Parigi, invece, in serata alcuni incidenti sono avvenuti in vari seggi ed è possibile che alcuni risultati siano invalidati. In base ai dati forniti nella nottata, si possono avanzare due considerazioni d'indole generale. Nella crescita generale della sinistra il partito socialista risulta stasera la forza maggiore e supera per la prima volta nel dopoguerra il partito comunista, che si è mantenuto all'incirca al livello delle precedenti legislative. Ma il ps non sembra, almeno secondo le indicazioni fornite fino a quest'ora, in grado di raggiungere l'obiettivo ambizioso dei sette milioni di voti che Mitterrand aveva chiesto. Lo stesso Mitterrand, poi, ha subito uno smacco personale, non essendo riuscito a ottenere la maggioranza assoluta nella sua circoscrizione. E' quindi costretto al ballottaggio domenica prossima. Al polo opposto, nella maggioranza, i gollisti sono riusciti a mantenere la « leadership », pur risultando in leggera regressione rispetto al '73: ma questa « tenuta » complessivamente buona è un risultato brillante per Chirac. Dai dati generali ottenuti dai partiti, scendiamo ai risultati particolari dei maggiori leaders nazionali. Di Mitterrand, costretto al ballottaggio, già abbiamo detto. Hanno invece passato l'esame al al primo turno a Lione il « premier » Barre, che si presentava per la prima volta agli elettori per sollecitare un mandato presidenziale. Nella maggioranza, sono stati egualmente eletti gli ex primi ministri gollisti Chaban Delmas e Debié, il leader dell'Rpr Chirac, i ministri Bonnet e Mehaignerie, i leaders Udf. Sono invece mortificati con il ballottaggio la neo-ministro delle Università Alice Seiner-Seité, il leader dei radicali di sinistra Pabre, uno dei dirigenti di spicco dei gollisti, Guena, i socialisti Deferre, Mauroy e Chevennement. Annotiamo «a caldo» le prime reazioni dei leaders politici. Mitterrand, dopo un'altalena di silenzio e di reticenze, si è deciso poco prima delle 22,30 a parlate e1 a Chàteau Chinon dichiarandosi soddisfatto del risultato ottenuto dai socialisti (divenuti il primo partito di Francia) e rivolgendo un appello all'unione delle forze di sinistra. «Dopo il risultato di oggi — ha detto — la sinistra è maggioritaria nel Paese; adesso resta da rispondere alla speranza espressa dai francesi, che si sintetizza in una sola parola: l'unione». Ha affermato Mitterrand, con una vena di speranza: «Uniti riporteremo la vittoria». Il «rendez-vous» fra i leaders della gauche è nell'aria e potrebbe già aversi domani pomeriggio se la dichiarazione preannunciata per la nottata del leader comunista Marchais sarà, come appare probabile, positiva. Per la maggioranza, invece, il leader dei centristi Lecanuet deriva dal risultato di stasera «una impressione di speranza» per il secondo turno, e il dirigente gollista Guena aggiunge: «I leaders della sinistra ci hanno fornito per mesi l'esempio della disunione e della recìproca aggressione. Non sarà facile ridiventare amici in pochi giorni, come vorranno far vedere da domani ai francesi». Il tema della riunione delle forze della sinistra, dopo l'affermazione misurata del primo turno, appare il motivo fondamentale per il risultato finale del secondo turno. Paolo Patrono

Luoghi citati: Francia, Lione, Parigi, Rambouillet