Trovate banconote false da 50 mila per ventisei milioni di lire: tre arresti

Trovate banconote false da 50 mila per ventisei milioni di lire: tre arresti Agguerrita organizzazione sgominata dai carabinieri Trovate banconote false da 50 mila per ventisei milioni di lire: tre arresti Altre due persone sono ricercate, una è già in carcere per il sequestro Liore - Caccia a clichés e stampatrice Una banda di falsificatori di banconote da 50 mila lire è stata scoperta dai carabinieri del nuclei investigativo e di polizia giudiziaria. Tre persone sono finite in carcere e due sono ricercate. Un altro membro della gang si trova già in prigione per complicità nel sequestro del negoziante Liore. I carabinieri hanno sequestrato parte dell'attrezzatura dei falsari e 26 milioni di biglietti di banca, appunto da 50 mila lire, magistralmente contraffatti, la cui unica vistosa pecca è di avere gli stessi numeri di serie: B 085011 A, I 056009 O, J 035472 T, 0 161650 P, O 056009 I, P 161650 O, T 035472 J, X 048706 Z e X 168379 D. Il « malloppo » era in casa di Anna Chiruzzi, 41 anni, via Sansovino 3/a, titolare con il marito di ima ditta di autotrasporti. La donna è stata arrestata e con lei è finito alle « Nuove » il figliastro Domenico Altomare, 18 anni: nella sua stanza gli investigatori hanno trovato, con il denaro fasullo, una scatola di proiettili per ima grossa pistola. Quanto all'attrezzatura, si tratta di una taglierina e di un essicatore. Erano in una cassa che, forse fiutando la burrasca, la Chiruzzi e il giovane avevano affidato a un benzinaio amico, risultato estraneo alla vicenda. Oltre che in via Sansovino e dal benzinaio, 1 carabinieri sono andati per una perquisizione approfondita in un box di via Castelgomberto 91, nel quale è certo che si « fabbricassero » le banconote. Nel box non c'era più niente. E' comunque risultato che Io aveva avuto In affitto Pietro Ilacqua, 21 anni, di Seminar a (Reggio Calabria), arrestato la settimana scorsa per il sequestro Liore. Il giovane è stato cosi raggiunto in carcere da un altro ordine di cattura. Il terzo presunto falsario è stato arrestato, a Nova Siri (Matera), suo paese d'origine. E' Pietro Antonio Bianco, 28 anni, già custode in un'officina di Leinl. Che ruolo avesse nella banda, gli investigatori non lo dicono. E' certo comunque che per metterlo dentro hanno raccolto sul suo conto non soltanto degli indizi. L'attività del falsari sarebbe durata un paio di mesi, alla fine dell'anno scorso. I carabinieri cercano ora di stabilire quante banconote siano state messe in circolazione, nonché di trovare i cliché, la macchina per la stamua e di dare un nome allo « specialista » che vi lavorava. Continua intanto la caccia ai due latitanti, uno dei quali sarebbe 11 « cervello » della banda, mentre all'altro faceva probabilmente capo la rete degli spacciatori. * Furto alla cooperativa lavoro « Castellazzo » di Ivrea. So- no stati rubati alcuni strumenti elettronici, tra cui due oscilloscopi. Il furto è stato denunciato da Paolo Betassa, di 21 anni, di Ivrea. Circa un mese fa i laboratori erano già stati presi di mira dal ladri. Anna Chiruzzi Domenico Altomare Pietro Uacqua

Luoghi citati: Ivrea, Matera, Nova Siri, Reggio Calabria