Corio, un marito spara all'amico della moglie

Corio, un marito spara all'amico della moglie Raffica di colpi, nessun ferito Corio, un marito spara all'amico della moglie "Ho fatto fuoco per ira", dice l'uomo - Altro fatto: giovane suicida sotto il treno a Moncalieri Un impiegato di 40 anni, Carlo Ghella, Caselle, via Massa 26, è finito nella camera di sicurezza della caserma dei carabinieri di Corio Canavese. La sera di Pasqua aveva esploso alcuni colpi di pistola contro l'amico della moglie, l'Ingegner Cesare Venco, 28 anni, residente a Girle in via Monte Angiolino 39, senza però colpirlo. «Una storia — dicono gli inquirenti — ancora da chiarire in molti particolari. Per il momento, il Ghella e In stato di fermo, domani il pretore di Ciriè lo interrogherà e deciderà della sua sorte». L'impiegato rischia l'incriminazione per tentato omicidio. Da tempo Carlo Ghella vive separato dalla moglie, Maria Luisa Alessandria, 28 anni: dopo la separazione la donna è andata ad abitare con la figlia nata dal matrimonio nel '75 a Druent in via Tinivelll 87. Il giorno di Pasqua era a Corio dove Insieme all'ingegner Venco aveva affittato un cottage, alla periferia del paese. Verso le 22 al villino è giunto Carlo Ghella. Un breve e violento litigio con 11 Venco, poi l'eco di parecchie detonazioni ha svegliato i vicini ohe hanno dato l'allarme. Sono accorsi i carabinieri, Maria Luisa Alessandria ha raccontato in lacrime: «E' stato quello sciagurato di mio marito. Ha sparato per gelosia». Militari sono andati in via Massa 26 a Caselle, Carlo Ghella dormiva, sulle prime ha ostentato stupore, poi ha confessato. «Ho premuto il grilletto alla cieca e sono fuggito. Era buio, non ho neppure mirato. PIÙ che altro ho fatto fuoco per ira, non volevo di certo ammazzare o ferire. La pistola l'ho gettata via scappando». ■k Delitto o suicidio? Questo l'interrogativo susoltato dalla scoperta del corpo di un uomo sulla ferrovia Torino-Pinerolo. Erano da poco passate le cinque quando il conducente di un treno ha notato sulle rotale il cadavere di Domenico Dossetto, 30 anni, abitante a Sanlront, in provincia di Cuneo, panettiere. L'uomo aveva lasciato la casa di amici a La Loggia la sera precedente, dicendo di andare a fare una passeggiata; di lui non si era saputo più nulla. Il Dossetto. da tempo sofferente per gravi disturbi nervosi, avrebbe dovuto sottoporsl Ieri ad una visita di controllo. In base a questi elementi 1 carabinieri ritengono che il giovane si sia tolta la vita. + Un giovane ventenne, uscito di strada in auto, a Ciriè, è in fin di vita. E' Cesare Spiezio, Ciriè, via Barbano 24, dipendente dell'officina Bertot che si stava recando al lavoro a bordo della sua «Simca 1000» quando, in via Robaronzlni, usciva di strada per ragioni imprecisate, forse colto da improvviso malore, andando a cozzare contro un muro.