Condannato a Ivrea un evaso che rapinò un ufficio postale

Condannato a Ivrea un evaso che rapinò un ufficio postale L'assalto, a Bairo, fruttò oltre tre milioni di lire Condannato a Ivrea un evaso che rapinò un ufficio postale Sconterà cinque anni -1 giudici hanno invece assolto il presunto complice - Un terzo bandito si trova in carcere in Olanda per altri reati Cinque anni di reclusione sono stati inflitti dal tribunale di Ivrea a Guerrino Martinelli, 30 anni, originario di Ascoli Piceno, riconosciuto colpevole di rapina a mano armata. I giudici hanno invece assolto con formula dubitativa dalla stessa accusa Domenico Licari, 25 anni, di Aosta. I due erano difesi dagli avvocati Musumeci e Coda. Il p.m. dott. Gamma aveva proposto la condanna del Licari a quattro anni e del Martinelli a cinque anni e mezzo. Con i due sul banco degli imputati avrebbe dovuto sedere Tommaso Biamonte, 22 anni, di Ivrea, il quale, però, attualmente, è detenuto in Olanda: la sua posizione e stata stralciata. Secondo "accusa, i tre (che erano evasi insieme dal carcere di Aosta il 20 dicembre '76) il 13 gennaio 1977 si presentarono nell'ufficio postale di Bairo e imposero al titolare Nicola Carruozzo, 45 anni, di consegnare tutto il denaro che c'era in cassa: oltre tre milioni di lire. I malviventi minacciarono con le armi sia 11 Carruozzo sia due pensionati che attendevano di riscuotere la pensione, Annetta Venere, 74 anni, e Giacomo Berta, 72 anni. Compiuto il colpo, i banditi se ne andarono riuscendo a far perdere le loro tracce. Quattro giorni dopo, però, il Biamonte venne arrestato a Ver¬ celli per furto; 11 giorno successivo fu la volta di Martinelli e Licari, bloccati dal carabinieri a Caluso. Messi a confronto con le vittime, Martinelli e Biamonte verniero riconosciuti senza esitazione, mentre per il Licari ci fu qualche incertezza, che è servita oggi ai difensori per ottenere l'insufficienza di prove. Domenico Licari e Guerrino Martinelli durante l'udienza