Radice: Niente è ancora perso di Ferruccio Cavallero

Radice: Niente è ancora perso Radice: Niente è ancora perso Claudio Sala nasconde come può I segni della tacchettata di Stanzione allo zigomo destro, Salvador! (distorsione alla caviglia destra su entrata di Savoldl) ricorre al gesso. Almeno quindici giorni. Niente Perugia, dunque, e niente derby per il difensore. £' il dopo-Napoli. Una partita tirata, un successo senza ombre. E' stata per // Torino la grande giornata del collettivo e dei singoli. Prova di carattere del complesso, esibizione superba per Terraneo, Claudio Sala e Pulicl. Adesso Radice si ritiene giustamente soddisfatto. Un incontro con grossa dose emotiva. Prima I pugni di Gigi sulla panchina per gli affanni difensivi al 'pronti, via', poi la scena gioiosa nel tinaie. Il Torino è tornato subito a Bardonecchla; tra I monti, in santa pace, si studia la rincorsa. L'interesse del campionato rimane acceso grazie al granata, gli unici a voler contrastare fino in fondo la forza prepotente della Juventus. Napoli è stata una tappa importante, decisiva sul morale di chi insegue a quattro punti quando rimangono soltanto più sette domeniche'. «Alla vigilia — ricorda Radice — ero stato chiaro con i ragazzi nel consueto discorso col quale viene preparata nei dettagli ogni gara. Al San Paolo occorreva fare, non importa come, risultato. La tradizione ci faceva presente che il Torino non riusciva ad imporsi in questa trasferta da ben venti- quattro anni, lo comunque non do retta al rilievi statistici. E' giunto il gol di Pat Sala, bellissimo nell'esecuzione per l'appoggio all'indletro di Pulici, che ha sbloccato la situazione. Poi il pareggio per un rigore alquanto discutibile. E' stato un momento difficile. Abbiamo giocato in dieci per un po' per l'Incidente a Claudio Sala. Non nascondo d'aver vissuto qualche attimo d'apprensione. Si poteva rovi, nare il lavoro di una stagione o reagire ancora. La squadra ha scelto con coraggio, con volontà, questa seconda strada ». La tattica del fuorigioco ha funzionato, è stata una delle armi più efficaci che gli ospiti hanno saputo presentare a dei contropledlstì. • E' una nostra risorsa, un po' rischiosa, ma che viene applicata molto bene, con sicurezza. Così facendo si riesce ad innervosire gli avversari e si fatica meno perché la squadra 6 più raccolta». Radice, generalmente avaro nei complimenti, questa volta si lascia andare. «L'attacco — r//eva // tecnico — è stato il reparto determinante. Pulici ha compiuto cose strepitose, Graziani ha iniziato male per chiudere in crescendo, Claudio Sala ha appoggiato in modo egregio il loro gioco, nonostante l'handicap fisico della vigilia e la botta in partita». Domenica le parti s'invertono. Juventus sul campo di un Genoa quasi disperato, Torino che accoglie il Perugia. «Oltre al successo di Napoli — dichiara Radice — credevo che II Verona riuscisse a strappare qualcosa al Comunale. Purtroppo ogni settimana la speranza si spegne tra la delusione. Non so e non mi interessa sapere come si sia espressa la Juve dopo la mole di lavoro di Coppa. Prendo atto del risultato. Ouesto successo col Napoli ci permetterà di pensare con serenità al prossimo impegno. Poi ci sarà il derby ». «Con quattro punti di distacco — prosegue Radice — nulla è perduto. Non ci arrenderemo, sino all'ultimo giocheremo le nostre chances. Non bisogna mai mollare in certe situazioni per non avere poi dei rimpianti. L'esperienza del passato calcistico lo Insegna. Bisogna continuare su questa ripresa di gioco e di risultati, mantenere continuità. A Napoli ogni cosa ha funzionato. Inizialmente ci siamo disposti tatticamente in veste accorta, perché pensavamo che l'avversario sapesse esprimere un elevato ritmo agonistico. Poi abbiamo agito con disinvoltura ». Ferruccio Cavallero

Luoghi citati: Bardonecchla, Napoli, Perugia, San Paolo, Torino, Verona