Perché il "mundial" è caro

Perché il "mundial" è caro Intervista con il vicepresidente generale Lacoste Perché il "mundial" è caro I tifosi italiani potranno andare in Argentina solo acquistando dalle agenzie turistiche il "pacchetto" con viaggio, albergo e posti allo stadio Buenos Aires, 18 marzo. Se vogliono venire a vedere i mondiali di calcio in Argentina, i tifosi italiani devono recarsi presso una agenzia di viaggio autorizzata e comperare l'apposito «pacchetto» comprendente viaggio, pernottamento e posto allo stadio. Per chi ha parenti o amici in Argentina esiste teoricamente un'altra strada: affidare a essi l'acquisto dei biglietti la cui libera vendita comincia In Argentina iì primo aprile prossimo e cercare di trovare un posto in aereo per conto proprio, anche se la cosa si presenta molto difficile. Sempre dal punto di vista teorico nulla vieta che un gruppo di persone cerchi, attraverso un'agenzia, di ottenere un viaggio a riduzione in occasione del mondiale, organizzi per conto proprio la permanenza in Argentina e trovi il modo di procurarsi I biglietti sul posto (visto che all'estero i biglietti sono venduti soltanto come parte del pacchetto con I servizi completi). E' questa la sintesi di una intervista rilasciata dal contrammiraglio Carlos Alberto Lacoste, vicepresidente dell'Eam 78, poco prima di lasciare l'Argentina per un viaggio ufficiale In Brasile, Usa, Gran Bretagna e Spagna. Tema principale dell'intervista è stata la via scelta dalle autorità argentine per permettere l'ingresso nel Paese al tifosi che intendono seguire lo svolgimento dei mondiali. Il contrammiraglio Lacoste ha detto a questo proposito: «Il mondiale non è una cosa indispensabile. E' uno spettacolo a livello internazionale. E' caro? ma è anche caro, per un argentino, assistere all'inaugurazione dell'opera di Vienna, o ad un balletto ali Opera di Parigi con Nurejev. Se vogliamo assistere ad uno spettacolo di questo tipo, o partecipare ad una grande fiera rande tiera internazionale, noi qui dobbiamo rivolgerci ad agenzie che ci organizzino il viaggio, oppure lo possiamo fare da soli, con il rischio però che ci venga a costare, forse, ancora più caro». «Noi, per l'organizzazione dei mondiali, abbiamo scelto la stessa strada — ha aggiunto il contrammiraglio Lacoste — abbiamo dato tutta l'organizzazione In mano ad imprese private. Il problema adesso è Inro. Noi abbiamo solo dato gli indirizzi generali. L'entrata nel Paese per quanti vengono da oltre oceano sarà limitata alla disponibilità di posti. «Sarà invece libera — ha affermato il contrammiraglio Lacoste — dai Paesi vicini, dal Brasile, dal Cile, dall'Uruguay, anche se chi verrà all'ultimo momento avrà poche probabilità di assistere a qualche incontro importante». Il mondiale è caro? Il contrammiraglio Lacoste lo ha negato affermando che per I mondiali lo Sheraton di Buenos Aires offrirà le sue stanze a 98 dollari al giorno con colazione, un pasto e parcheggio assicurato, «quando In Europa per avere questi servizi si spendono oggi più di cento dollari a testa e, naturalmente, non sono in vista campionati del mondo di calcio». «I lavori che stiamo facendo per il mondiale vanno bene» ha aggiunto il contrammiraglio Laco- o? ine lud o ra ste. La dichiarazione non è in contrasto con le notizie ufficiali in merito al procedere dei lavori negli stadi, nelle strade, negli aeroporti, nel modernissimo centro di produzione televisiva a colori. Recentemente, però, si è paria- ra | t0 jj ritart|i nella realizzazione o \ dello stadio di Rosario, della rete aso rei snmo aemo i. ti liti. rte e, se to enmaflo rà rrIn si aon el do ha o- telefonica e nei lavori per il riammodernamento di alcuni alberghi. Il contrammiraglio ha affermato che il ritmo del lavori a Rosario è stato intensificato e che si sta recuperando il ritardo. Per quanto riguarda le linee telefoniche, per i mondiali saranno collegati a centrali nuove tutti i telefoni degli alberghi, dei centri stampa e degli stadi del mondiali. Gli alberghi, che hanno avuto contributi dal governo, infine, dovranno dimostrare di aver concluso tutti i lavori il primo maggio, pena la revoca del contributo. Altro problema è quello della sicurezza. Un contingente di ottomila uomini è stato assegnato alla sicurezza delle delegazioni e delle squadre che giungeranno in Argentina per I mondiali. Quanto all'interesse che molti dei tremila giornalisti attesi In Argentina dedicheranno all'aspetto politico del Paese, il contrammiraglio Lacoste ha detto: «Sono profondamente convinto che tutti I giornalisti che verranno in Argentina lasceranno Buenos Aires con una immagine molto diversa da quella che avevano al momento di partire dal loro Paese. Questa nuova immagine potrà essere peggiore o migliore di quella preesistente, ma sarà comunque più reale. E questo sarà già un risultato molto positivo». (Ansa)

Persone citate: Carlos Alberto Lacoste, Nurejev