Ada, che dorme ai piedi della sua amata collina

Ada, che dorme ai piedi della sua amata collina Ada, che dorme ai piedi della sua amata collina Ricordo della donna coraggiosa, moglie di Piero Gobetti, prima vicesindaco di Torino « Nella sua casa di Reagite è morta ieri Ada Marchesini Gcbetti. Aveva 65 anni; una vita interamente spesa per la libertà ». Così scriveva « La Stampa » il 15 marzo '68. Sono passati dieci anni dalla morte della moglie di Piero Gobetti, ed in città, negli ambienti democratici ed anttfasclstt, ti ricordo di Ada è ancora vivo. Nel piccolo, raccolto cimitero dì Sassi la sua tomba semplicissima, con la sola lapide, è meta di visite quasi quotidiane da parte di vecchi compagni partigiani, di donne, anche di giovani. Ada Prospero sposò giovanissima Piero Gobetti, giovane studioso della Torino prefasclsta, legato, seppur con diverse posizioni politiche, agli ambienti de « L'ordine nuovo » gramsciano. Due soli anni di rapporto intenso e felice, diviso tra l'amore per la famiglia e la milizia politica, poi, nel '25 Piero morì per le percosse fasciste. Ada, rimasta sola con il piccolo Paolo, visse coraggiosamente il periodo clandestino, con frequenti viaggi a Parigi per incontrarvi i dirigenti dei centri esteri; strinse, in particolare, rapporti con i fratelli Rosselli. In patria viveva insegnando privatamente: il regime le impediva di esercitare nelle scuo¬ le pubbliche. L'appuntamento della lolla di liberazione la trovò presente ed attiva come sempre. Prese parte alle formazioni « GL », mantenendo t contatti con i « maquis ». In Italia, oltre all'attività d'ispettrice di divisione, si prodigò in particolare nella creazione del « gruppi di difesa della donna ». La Liberazione la trova vicesindaco di Torino, accanto al sindaco Roveda nel difficile compito della ricostruzione. Dopo -un'attiva milizia nel partito d'azione, al suo scioglimento, Ada non aderì ad alluna organizzazione politica. Ma la sua milizia proseguì, nella difesa del valori dell'antifascismo e nell'Unione donne italiane. Se la vita politica di Ada Gobetti è stata non comune, soprattutto in anni nel quali le donne protagoniste delle battaglie sociali e civili erano poche, non da meno è stata la sua opera di studiosa: si occupò a fondo del '700 inglese, pubblicò anche alcuni saggi sulla condizione della donna. Questo grande patrimonio di esperienze e di rapporti umani che Ada Gobetti strinse in tutta la sua lunga vita di militante democratica, ha reso, la sua tomba, pur così semplice, un monumento alla sua figura. E' per questo che, alla scadenza della concessione, l'assessore allo stato civile Cogllandro sta valutando la possibilità di trovare, sempre nel cimitero di Sassi, una collocazione per la nuova tomba. E' prassi, infatti, che trascorsi dieci anni, le salme vengano riesumate e trasferite nei loculi. Le donne del partito socialista lianno richiesto all'assessore di lasciare intatto il tumulo. Vista l'impossibilità dì accogliere questa preghiera, la Giunta è Impegnata a cercare un'altra soluzione, perché Ada continui a dormire nell'angolo tranquillo, ai piedi della collina che amava. m. ca. Ada Gobetti

Persone citate: Ada Gobetti, Ada Marchesini Gcbetti, Ada Prospero, Piero Gobetti, Rosselli, Roveda

Luoghi citati: Italia, Parigi, Torino