La pialla sfuggita alle SS
La pialla sfuggita alle SS A colloquio con l'ultimo ebanista di Moncalieri La pialla sfuggita alle SS Durante la guerra, i tedeschi avrebbero voluto distruggerla ma l'artigiano riuscì a impedirlo ■ E così ha potuto proseguire il lavoro «Quando ero giovane, Moncalieri era ricca di artigiani del legno, oggi non è rimasto nessuno». Paolo Cravero, settanta anni, ultimo ebanista moncallerese, nonostante l'età, continua a lavorare. Riparazioni, rifiniture, lavori leggeri, nel tentativo di dimenticare la schiacciante vittoria dell'industria sull'artigianato. La sua bottega è la medesima dove lavorarono il padre e il nonno. Sono due stanze, piuttosto umide, con le pareti piene di nicchie per barattoli, chiodi e attrezzi di oltre 101) anni la. In un locale troneggiano una sega e una pialla. La prima, di marca tedesca, acquistata ad una mostra di Milano, nel 1928, per 3 mila lire, è uscita indenne dalla seconda guerra mondiale proprio per la bravura dei Cravero nel loro mestiere. «Le SS volevano distruggerla — dice l'artigiano — sono riuscito a salvarla in extremis». La mancanza dell'arnese avrebbe significato interrompere l'attività. «E a quel tempo — ricorda l'uomo — c'erano molte cose da fare: mobili, porte, attrezzi da lavoro per le stesse falegnamerie. Le ordinazioni arrivavano da Torino e persino da Asti. SI lavorava anche 10 o 12 ore al giorno. Il ritmo sarebbe stato maggiore se, per non Infastidire 1 vicini, non fossimo stati costretti a fermarci». Numerosi artigiani del legno di Moncalieri e dintorni, prima di chiudere 11 laboratorio, confidando nella passione della famiglia Cravero per ti proprio mestiere, hanno lasciato all'ultimo ebanista i dlsegnt del lavori migliori tra cui uno Stemma imperiale rappresentante l'alleanza tra Napoleone III e i Savoia. I logli, ingialliti, sono ammucchiati In uno stanzino attiguo alla bottega. «Per riprodurli — continua l'uomo — ci vorrebbe molto denaro, dove prenderlo? Oramai costituiscono solo più un ricordo». Insieme a questi et sono anche i disegni dei suol quadri scolpiti nel legno, due rappresentano Immagini della Moncalieri del '600, si trovano nelle sale della Famlja Muncaliereisa. Quando Paolo Cravero smetterà deftnitivtmente chi terrà aperta la bottega? «Forse nessuno — risponde — 1 figli sono Impiegati alla Fiat. Il nostro non era un lavoro facile ed oggi la gente preferisce comprare 1 mobili in serie». L'impegno richiesto dal lavoro non ha impedito all'artigiano di dedicarsi all'hobby della musica. Suona II clarinetto nella banda musicale insieme al figlio e al nipote. Se con lui terminerà la tradizione degli ebanisti è però iniziata quella dei suonatori di clarinetto. Paolo Cravero, che non dimostra i suoi anni, sorride Ironicamente. Sembra non credere che la bottega possa un giorno essere chiusa. Aziona, abbassando una manopola, tutte le macchine che lui stesso, anni fa, ha montato. «Sono perfette, vero?» chiede. Ed ha ragione. Nemmeno loro dimostrano 50 anni di lavoro. Carola Vai
Persone citate: Carola Vai, Cravero, Napoleone Iii, Paolo Cravero, Savoia
Luoghi citati: Asti, Milano, Moncalieri, Torino
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