Scomparirà l'istituto per la vecchiaia i ricoverati dovranno essere trasferiti

Scomparirà l'istituto per la vecchiaia i ricoverati dovranno essere trasferiti Ristrutturata la casa di riposo in corso Unione Sovietica Scomparirà l'istituto per la vecchiaia i ricoverati dovranno essere trasferiti Il progetto operativo illustrato dal presidente Garbagnati - Lo smantellamento sarà completato entro il '79 ■ L'edificio verrà utilizzato dall'Università per Architettura e Ingegneria L'Istituto di riposo per la vecchiaia di corso Unione Sovietica sarà ristrutturato a partire dai prossimi giorni e, secondo le previsioni, entro 11 '79. Lo ha annunciato 11 presidente dott. Bruno Garbagnati, presentando 11 piano operativo elaborato sulle indicazioni della « Proposta di linee programmatiche per l'assistenza alle persone anziane del Piemonte », avanzata dalla Regione dopo l'entrata in vigore della legge 382 che trasferisce agli enti regionali le competenze sui servizi socie-sanitari. E' un progetto di vaste proporzioni che non mancherà di incidere profondamente sulle struture assistenziali della città. Scomparirà cosi, per essere sostituita da una struttura più moderna ed efficiente, una delle più vecchie istituzioni torinesi, causa nell'ultimo decennio di roventi polemiche. L'istituto per l'assistenza agli anziani bisognosi risale al '600 ma l'edifiolo che lo ospita è stato ultimato nel 1887. In meno di un secolo In corso Unione Sovietica 220 hanno trovato alloggio e assistenza migliala di persone; per molto tempo il ricovero è stato il riferimento obbligato per ogni Iniziativa a favore degli anziani. Al 31 dicembre scorso erano 819 ma nel '70 erano ben 1533. La ristrutturazione passerà necessariamente attraverso lo smantellamento degli impianti, della « Casa » rimarranno solo i muri. Dice il presidente, dott. Garbagnati: « Ci sarà uno svuotamento progressivo del locali e nelle corsie troveranno posto le aule dell'Università. facoltà di Architettura e di Ingegneria occuperano 8 dei 10 padiglioni: uno è già stato affittato da tempo alla Regione, l'altro lo utilizzeremo noi. Rimarrà in piedi inuece Vedifteio del pensionato "Buon Riposo" ». L'abbandono quasi totale dell'istituto non significa soppressione dell'Ente. Esso sarà infatti assorbito dal Comune che coordinerà tutto il servizio socio-sanitario per la città. Come avverrà la riforma e dove andranno a finire gli attuali ospiti? Il plano è suddiviso in tre punti principali: Pensionato « Buon Riposo », « Casa protetta » e « Comunità alloggio ». Al « Buon Riposo » saranno sistemati gli anziani autosufficienti. Sono circa 200, ma 11 loro trasferimento presenta difficoltà. Afferma Garbagnati: « Molti non vogliono lasciare la vecchia Casa e gli amici, ma noi speriamo di convincerli col fatti ». Per quanto riguarda il secondo punto Invece 11 discorso è più complicato. La « Casa protetta » sarà una nuova struttura in grado di assistere tutte quelle persone che presentano vari gradi di invalidità e 11 progetto Ipotizzato almeno 200 pesti letto. Il reparto verrà suddiviso in tre gruppi: confusi o grandi senili ; invalidi parziali o totali; non autosufflcienti . Anche l'assistenza medica sarà diversa. Il Comune prevede una convenzione col Mauriziano per la cura dei degenti e a questo proposito sono già a buon punto le trattative per l'Istituzione di un centro di riabilitazione funzionale. Un'indagine condotta recentemente ai « Poveri Vecchi » dice che almeno 172 pensionati possono essere recuperati. La « Comunità alloggio » è il punto più qualificante del pro- gramma. Si vogliono creare co munita per anziani autosufficienti e sistemarli in appartamenti di proprietà dell'Ente. Garbagnati: « L'Istituto ha un patrimonio immobiliare stimato sut 25-30 miliardi, ma ti reddito è così basso che non riusciamo a realizzare più di 500 milioni all'anno. Noi non vogliamo più "assistere" gli inquilini, quando sarà possibile II sfratteremo. Abbiamo almeno 1400 vani più 400 box da utilizzare. Adesso ci sono 11 alloggi Uberi, vi manderemo l pensionati che desiderano l'autonomia. Naturalmenie saranno segultt dal nostri operatori ». Il progetto di ristrutturazione dell'Ente prevede anche la siste- Unione Culturale — Oggi, ore 18, nella sede dell'Unione Culturale, In via C. Battisti 4 B, tavola rotonda su «Problemi e attualità del centri di cultura alternativa». mazlone del personale finora addetto alla Casa e che entro 11 '78 sarà esuberante. Da 110 unità deve scendere a 36. Conclude 11 presidente: « Nessuno leve temere il licenziamento. Tutti diventeranno dipendenti comunali. Unica incombenza per loro- frequentare corsi di riqualificazione ». ■k La procura della Repubblica aprirà un'inchiesta sulla morte di Francesco Tuninetti, 76 anni, ospite dei Poveri Vecchi, morto per broncopolmonlte dopo essere stato abbandonato per oltre un'ora nella neve del giardino dell'istituto. E' accaduto nella notte tra il 12 e il 13 gennaio scorso. L'uomo, da tempo malato, era uscito dalla sua stanza senza essere notato né da infermieri o inservienti, né dal portinaio. Il freddo intenso — erano le 4 del mattino — gli è stato fatale: è scivolato sulla neve, ha chiesto aiuto finché ne ha avuto la forza. All'alba è stato finalmente soccorso, ma dopo tredici giorni di agonia è morto. La procura della Repubblica non ha ordinato la autopsia, ritenendo chiare le cause della morte (broncopolmonite). Quello che occorre accertare è quanto la mancata assistenza abbia influito sulla disgrazia. Il medico provinciale prof. Turlettl, su Iniziativa dell'assessorato alla Sanità della Regione, ha presentato un esposto alla magistratura sul caso.

Persone citate: Bruno Garbagnati, Garbagnati, Tuninetti

Luoghi citati: Piemonte