Ecco la "verità" di Barone di Natale Gilio
Ecco la "verità" di Barone Ecco la "verità" di Barone (Segue dalla 1" pagina) Ventriglia? «Non scarico niente. Loro hanno un vecchio rancore nei mìei confronti». Cos'è, una faida tra banchieri? «La chiami come vuole. Ventriglia mi accusa di non aver influito su Andreotti per aiutarlo a diventare governatore della Banca d'Italia. Non dice che è stato il suo ministro del Tesoro, Colombo, ad avere paura». Ma non c'è di mezzo la sua nomina ad amministratore delegato? E' vero o no che Sindona ha prestato alla de due miliardi per ottenere la sua promozione? «Tutte balle. Sindona i soldi li ha dati a Fanfani per finanziare la campagna sul referendum per il divorzio». E Puddu? «L'ho creato io, facendolo nominare capo del servizio estero. Per tutto ringraziamento è diventato il braccio secolare di Ventriglia. Non si dimentichi l'affare Marzollo. Puddu è stato condannato a due anni e mezzo per falsa testimonianza, per aver nascosto quali erano i veri rapporti tra Ventriglia e l'agente di Borsa veneziano. Medugno dopo la condanna voleva licenziare Puddu. Sono io che l'ho impedito. E poi l'affare Sindona. Non le dice , niente che Puddu è a Caracas \per tentare di parlare con Bordoni?». Torniamo a Sindona. Era I suo amico di infanria. Al Ban¬ co di Roma lo ha portato lei. «Questo lo dice Ventriglia. Comunque, dell'affare Sindona non abbiamo nulla da vergognarci. Se l'operazione di salvataggio della Banca Privata Italiana si fosse conclusa, il Banco di Roma sarebbe oggi la seconda banca italiana e l'Immobiliare non si troverebbe in questo stato. Il fatto è che Viri si oppose, Carli si mise paura e tutto è andato in rovina». Parliamo ancora del tabulato. E' vero che prima della riunione del 28 agosto '74 durante la quale l'ex governatore Carli autorizzò il pagamento dei conti in valuta della Bpi, previa verifica caso per caso, lei aveva già effettuato pagamenti per 3 milioni 200 mila dollari? «Che c'entra: erano conti in valuta scaduti. Finabank di Ginevra minacciava di presentare istanza di fallimento contro la Bpi che noi stavamo salvando. In ogni caso erano conti puliti, non risalenti a operazioni fatte da Sindona». Però appena un'ora dopo quella riunione fece fare un telex a Pignon, amministratore delegato della Bpi, autorizjzandolo a pagare tutti gli altri conti in valuta. Perché tanta fretta? Non bisognava prima fare la verifica caso per caso, come aveva detto Carli? «Il telex non lo feci io, ma Puddu, capo del servizio». Ma se il telex è stato fatto, vuol dire che il tabulato esisteva. Come può sostenere di non averlo mai visto? «Del tabulato hanno parlato Ventriglia e Carli. Anzi, mi ricordo che Ventriglia lo consegnò a Puddu dicendo che il governatore non lo aveva neanche voluto vedere. Puddu dice adesso di averlo dato a me, ma non è vero». Lei ha detto che ii tabulato in effetti è tutta un'altra cosa. Che significa? «Secondo me si fa confusione. Probabilmente si tratta di un elenco di conti cifrati, sottratto alla Finabank. Quando Puddu si incontrò con Olivieri, amministratore delegato di Finabank, forse accanto ai numeri sarà riuscito a mettere anche dei nomi. Ma che validità giuridica può avere un documento di questo genere? ». Si tratta, allora, di un documento rubato alla Finabank. Per farci cosa? «Non lo so. Ci sono molti punti oscuri ancora da chiarire. Come mai, ad esempio, la Banca d'Italia non parla delle ispezioni valutarie fatte alla Bpi? Perché Carli non ha tenuto una copia di questo elenco di 544 nomi, quantomeno per far fare i controlli all'Ufficio italiano dei cambi? I giudici hanno fatto, in ogni caso, un lungo lavoro e vedrà che la verità uscirà fuori quanto prima». Significa che molti dovranno cominciare a preoccuparsi? «Vedremo, vedremo». E lei? «Sono tranquillo. Resto in attesa, anche se ho preso le mie precauzioni». Natale Gilio
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