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Ferroviere di Voghera ferisce ii cognato poi si uccide all'arrivo dei carabinieri Aveva già tentato di morire con i gas di scarico dell'auto Ferroviere di Voghera ferisce ii cognato poi si uccide all'arrivo dei carabinieri Voghera, 19 febbraio. (e. g.) Drammatico episodio, ieri sera a Voghera, in via Val d'Aosta. Il ferroviere Bruno Busi, 30 anni, ha ferito leggermente il cognato con un colpo di pistola, poi con la stessa arma si è ucciso sparandosi alla testa. All'origine del dramma la mente malata del giovane che era in cura per un grave esaurimento nervoso; la settimana scorsa aveva tentato di uccidersi con ì gas di scarico della sua auto. Salvato dai familiari e ricoverato all'ospedale civile, si era allontanato due giorni fa senza il permesso dei medici facendo ritorno a casa. Fidanzato con la studentessa Silvana Clavarino di 23 anni, abitante a Genova, si sarebbe dovuto sposare tra poche settimane. Ieri, quando è accaduta la tragedia, la ragazza era a casa di lui, in via Val d'Aosta 1, e stava parlando con il cognato del fidanzato Piero Valenti di 42 anni, ora residente a Voghera in via Nino Bixio, allorché è entrato il Busi visibilmente alterato da una nuova crisi nervosa. Senza alcuna ragione ha estratto di tasca una pistola calibro 22 che aveva acquistato nella mattinata in un'armeria della città e ha fatto fuoco contro il cognato che è rimasto ferito, per fortuna leggermente, alla coscia destra. Poi è fuggito salendo sulla sua « Simca 1300 », parcheggiata davanti a casa, ha atteso che arrivassero i carabinieri, avvertiti dalla fidanzata, e quando i militari si sono avvicinati all'auto per farsi consegnare la pistola si è sparato un colpo alla tempia destra. La morte è stata istantanea. I carabinieri stanno cercando ora di chiarire tutte le circostanze del tragico fatto e accertare i motivi che hanno indotto il Busi ad esplodere il colpo di pistola contro il cognato. Sembra comunque che il giovane ferroviere abbia agito in un momento di sconvolgimento mentale.