Un treno in ritardo, una coincidenza persa e una fraglia corsa sul taxi verso la morte

Un treno in ritardo, una coincidenza persa e una fraglia corsa sul taxi verso la morte Dolore in casa della giovane uccisa con figlio e padre dalla valanga Un treno in ritardo, una coincidenza persa e una fraglia corsa sul taxi verso la morte Erano partiti venerdì a mezzogiorno da Porta Nuova per una settimana di vacanza nelTAgordino - Per tutta la giornata di sabato il marito, geometra alla Fiat, ha tentato invano di avere notizia - Ieri mattina è arrivato l'annuncio della tragedia L'alloggio del primo piano di via Chisone 46, dove abitavano Rosa Vittoria Ferino, 28 anni e il figlioletto Massimo di 6 anni periti covi il nonno Emilio Dalla Riva sotto la valanga dell'Agordinp. è da ieri piena di parenti e di amici. Non lasciano un momento Sergio Ferino, 34 anni, geometra alla Fiat, che alle 11 di ieri mattina ha avuto la conferma della tragedia. Già sabato aveva avuto i primi timori che potesse essere successo qualcosa. La moglie non gli telefonava da Frassanè dove, approfittando di una settimana di ferie arretrate, doveva andare a trovare dei parenti. Aveva provato lui a telefonare al paese, 400 abitanti, ma nessuno l'aveva vista arrivare. Sergio Ferino parlando per telefono con i carabinieri del posto era stato informato di alcune slavine cadute nella zona ma gli era impossibile anche sospettare che suo figlio, sua mogile e il suocero ne fossero rimasti vittime. Più logico che avessero perso la coincidenza col pullman alla stazione e fossero finiti in qualche alberghetto o casa senza telefono. Invece era successo proprio l'irreparabile. Ora Sergio Ferino è rimasto solo con l'altra figlia di un anno che era rimasta a casa con la nonna Ines Parissenti, 46 anni, che ha perso anche lei il marito. Praticamente due famiglie distrutte Sergio Ferino, di Calasetta in provincia di Cagliari, si è diplomato in Sardegna. Figlio di un ferroviere che con molti sacrifici è riuscito a far studiare tutti i suoi figli (una professoressa, un capitano dell'esercito, un sottufficiale della finanza e Sergio geometra) ma la disoccupazione li ha spinti tutti, meno la sorella, in continente. A Milano, 8 anni fa, Sergio Ferino, ha avuto il suo primo impiego. E' qui che ha conosciuto la moglie Rosa Vittoria Dalla Riva e a Milano è nato il loro primo figlio Massimo. Elemento capace e attivo è stato cercato da un architetto con cui aveva lavorato perché accettasse l'impiego presso l'ufficio studi urbanistici della Fiat. Nel '74 si è trasferito in via Chisone in un bell'alloggio nella via che fiancheggia la ferrovia davanti al Mauriziano. A Torino si sono subito trasferiti anche i suoceri Emilio Dalla Riva, 50 anni, che approfittando degli anni di guerra era riuscito ad andare in pensione e la moglie di lui, Ines Parissenti. Con la liquidazione dell'Enel e un po' di sacrifici si sono comprati un piccolo appartamento in corso Turati 53 a un centinaio di metri dai due giovani coniugi, ma soprattutto vicino al piccolo Massimo e all'ultima arrivata Sara. Rosa Vittoria, impie- gata dell'Enel aveva bisogno dell'aiuto dei genitori per i bambini. Così trovandosi ancora una settimana di ferie non ha avuto difficoltà ad affidare alla madre l'ultima nata per poter passare un breve periodo di riposo con Massimo. Ad essi si è aggiunto il padre che di quei posti del Cadore è originario. Venerdì a mezzogiorno la piccola comitiva è partita allegra. Una partenza come tante altre ma con un appuntamento funesto che il maltempo di questi giorni aveva teso. Alla stazione di Bribano dove dovevano scendere per prendere la locale corriera il treno è giunto in ritardo. Il taxi, venuto da Sospirolo, per caricare altre persone, li ha presi a bordo proprio per far loro un piacere. Un viaggio verso la morte. Alessandro Rìgaldo Emilio Dalla Riva, morto sotto la valanga, ha in braccio la nipotina Sara

Luoghi citati: Cagliari, Calasetta, Milano, Sardegna, Sospirolo, Torino