Tre ore di guerriglia a Roma assalti, barricate, espropri di Silvana Mazzocchi

Tre ore di guerriglia a Roma assalti, barricate, espropri Per la manifestazione vietata degli studenti medi Tre ore di guerriglia a Roma assalti, barricate, espropri Piccoli gruppi hanno "attaccato" in vari punti della città - Due feriti, 31 arresti, 60 fermi Roma, 25 febbraio. Tre ore di guerriglia: gli studenti medi del «movimento di lotta» hanno dato battaglia in numerose zone della città divisi in piccoli gruppi e in commandos, riducendo la manifestazione « pacifica e di massa » indetta per il « 6 politico e garantito » ad un vero e proprio «raid» caotico e violento di cui è difficile ripercorrere le fasi. Sono state ore di panico; sebbene la partecipazione degli studenti medi e universitari sia stata scarsa — erano poco più di cinquecento in tutto — la guerriglia si è snodata incontrollabile investendo numerosi quartieri e solo verso la tarda mattinata le forze dell'ordine sono riuscite a disperdere completamente le decine di « focolai » che il « movimento » aveva dislocato a sorpresa nei quattro punti cardinali della città. Al termine degli scontri, il bilancio. Due soli i feriti e non gravi: un vigile e uno studente. Oltre sessanta i fermati e 31 gli arrestati. Tra loro ci sono quattordici ragazze e otto minorenni; tutti sono accusati di adunata sediziósa mT anche di de- sediziosa, ma ancne ai ae- tenzione di «molotov» e di spari, compresi due quindicenni. Le imprese che gli vengono attribuite sono contenute nel rapporto preparato da carabinieri e polizia per la magistratura: assalto ad una sezione del msi-dn, ad una della de, decine di auto danneggiate e date alle fiamme, bus dell'Atac devastati, vetrine in frantumi, e i , i o i a a « spese proletarie », scontri a lanci di bottiglie incendiarie, spari d'arma da fuoco. E' l'elenco degli obiettivi di questo « raid » disperato e « apolitico » che, se non ha coinvolto il mondo della scuola, è riuscito però ancora una volta a far vivere alla città l'ennesimo sabato di violenza. Ecco la cronaca. Alle nove e trenta arriva la prima segnalazione: una cinquantina di giovani tentano di dar vita a un corteo nella zona di Testaccio, nei pressi del Tevere, ma sono dispersi. Ci sono i primi fermi e, durante la fuga, i manifestanti abbandonano decine di molotov sulla strada. Contemporaneamente avvengono gli incidenti più gravi nel quartiere Prenestino: un gruppo di giovani si avvicina a due vigili urbani, li circonda e ne disarma uno, Paolo Iarilli. Subito dopo i manifestanti si spostano in gruppo e bloccano il traffico improvvisando una barricata. Auto in sosta vengono poste di traverso; un bus dell'Atac, bloccato dai dimostranti, fa la stessa fine e alcuni pneumatici vengono dati alle fiamme. Mentre si avvicinano le - aut0 della P°lizia' si sentono - , i i a o , i e , alcuni colpi d'arma da fuoco. Segue uno scontro abbastanza violento, vengono fermate alcune persone e un giovane, ferito, è ricoverato all'ospedale San Giovanni. A cento metri dalla barricata un commando assale la sede del msi-dn e incendia la porta del locale a colpi di molotov; gli stessi giovani fuggono verso via Carlo della Roc¬ ca e la scena si ripete contro la sezione democristiana «Alcide De Gasperi». Viene abbattuta la porta d'ingresso e le «bottiglie» volano all'interno dove sono riuniti quattro giovani iscritti, che per fortuna riescono a uscire incolumi. Tra le dieci e le undici le segnalazioni sono numerose: colpi di pistola echeggiano in via Macerata, un autobus è dato alle fiamme nei pressi di San Giovanni in piazza Santa Croce in Gerusalemme; in piazza Verbano quattro giovani entrano in un supermercato per un esproprio. Perfino dal centro storico arriva l'allarme. Verso mezzogiorno la città si calma; polizia e carabinieri rastrellano le zone degli scontri e raccolgono una quarantina di bottiglie molotov; nel quartiere di Testacelo, invece, recuperano uno zaino colmo di candelotti di esplosivo, ordigni la cui pericolosità è ora al vaglio degli artificieri. Mentre nel pomeriggio si tenta un primo bilancio della guerriglia, giunge notizia di due episodi paralleli di terrorismo. Foco dopo le 15, un commando di giovani armati con il volto mascherato ha fatto irruzione in un garage di Monteverde Nuovo, in via dei Quattro Venti, dove la polizia fa custodire alcune sue auto. I giovani, dopo avere minacciato i due guardiani del garage, hanno dato alle fiamme le auto, e sono poi fuggiti. Pochi minuti dopo, quattro ragazzi, a bordo di due moto, hanno ripetuto l'operazione attaccando un pulmino e una gazzella dei carabinieri dinanzi alla stazione del quartiere Gianicolense. Una telefonata giunta quasi contemporaneamente alla redazione di un giornale del mattino ha rivendicato gli attentati a «Lotta armata per il comunismo». Silvana Mazzocchi Roma. Agenti raccolgono bottiglie « molotov » in piazzale Prenestino (Telefoto Ansa) R 25 fbbi lti ti l i it tqmz

Persone citate: Alcide De Gasperi, Foco, Paolo Iarilli

Luoghi citati: Gerusalemme, Roma