L'inflazione rallentata anche a febbraio (1,27%)

L'inflazione rallentata anche a febbraio (1,27%) I dati statistici sul costo della vita L'inflazione rallentata anche a febbraio (1,27%) L'aumento provocato soprattutto dai rincari dei beni e dei servizi (elettrodomestici, vetture, libri e tariffe varie) ■ La corsa al televisore a colori - Qualche ribasso fra i generi alimentari Il capitolo beni e servizi vari (più 2,16 per cento) ha guidato la corsa ai rincari di febbraio, ponendosi come maggiore accusato nell'aumento del costo della vita di questo mese (più 1,27 per cento, come scriviamo in prima pagina). Seguono la voce alimentazione (0,95 per cento), l'abòiglìamento (0,30) e l'abitazione (0,09); invariata la voce etetfricità e combustibili. Sono variazioni parziali abbastanza sensibili, comunque inferiori a quelle dello stesso periodo dell'anno scorso. Anche in febbraio — come già in gennaio — notizie positive, dunque. E' però presto per fare previsioni sul futuro dei bilanci casalinghi delle famiglie torinesi, anche se — in linea di massima — le statistiche confermano una tendenza già avvertita negli ultimi mesi, cioè un contenimento, sia pure lieve, dell'inflazione. Molti i singoli beni e servizi vari che hanno subito aumenti di prezzo. Sono rincarate le automobili, per esempio, comprese le vetture di piccola e media cilindrata previste dal « paniere » del costo della vita. La Fiat 126 base, in particolare, è rincarata dell'1,55 per cento (da 2.283.300 a 2.318.700), mentre 11 prezzo della Fiat 128 base è salito del 3,87 per cento (da 3.811.400 a 3.958.900). Ma costano di più anche le lamette da barba (più 1,37 per cento i pacchetti da dieci), deodoranti, shampoo e lacca per capelli, asciugamani (6 per cento), 1 canovacci da cucina, le coperte, libri e vocabolari (18.800 lire lo Zingarelli, più 5,62 per cento rispetto a gennaio), matite, penne e la guida turistica della Miche lin (4.000 lire, più 11,11 per cento rispetto al mese precedente), che forse nessuno si aspetterebbe fra gli oggetti indicati dall'Istat (Istituto centrale di statistica) per calcolare il costo della vita. Piccola incongruenza, una delle tante che falsano un meccanismo antico e ormai arrugginito, che non è più in grado di denunciare le effettive difficoltà e 1 problemi mensili della famiglia media italiana. Altro neo: i televisori. L'Istat calcola soltanto i rincari degli apparecchi in bianco e nero (più 1,51 per cento in febbraio), mentre nel negozi aumenta la corsa al televisore a colori anche in vista dei prossimi campionati mondiali di calcio. Dalle statistiche, comunque, si hanno anche precise conferme. Che sono rincarati i posti in platea nei cinematografi, per esempio. In febbraio il prezzo medio è salito da 1100 a 1140 (più 3,64 per cento). Costano di più gli alberghi (da 7900 a 9800 una camera a due letti In un hotel di seconda categoria), tavoli da cucina, sedie e pensili (dall'I,61 al 4,66 per cento) e alcuni elettrodomestici ormai indispensabili: lavastoviglie (da 250.500 a 251.333 prezzo medio); frigoriferi (da 165.000 a 167.000 lire), ferri da stiro, ecc. Secondo previsione il comportamento dei generi alimentari, che anche in gennaio avevano subito un ritocco complessivo dello 0,95 per cento. Costano di più il riso (2,19 per cento), la carne fresca di vitellone (1,62), la carne di pollo (2,67); il prosciutto, 11 salame, la mortadella, il baccalà bagnato, la pancetta (aumenti intorno all'I per cento). Non mancano — una volta tan to — le voci in ribasso: meno 0,24 per cento le tinche, 0,08 il tonno all'olio in scatola, 0,13 l'olio d'oliva, 0,11 l'olio di semi vari, la margarina. Continua a scendere anche il prezzo del caffè. La miscela media è sceso da 9855 a 9615 lire il chilo (meno 2,44 la riduzione percentuale). Aumenti e rincari anche per frutta e verdura. Costano di più rispetto a gennaio bietole verdi, cavolfiori, cavoli broccoli e cavoli cappucci, cavoli verze e insalate (rincari dal 3 all'll per cento); costano di meno spinaci ricci (1,37 per cento), patate comuni, banane e limoni. Rallentata, dopo le impennate d'autunno, la corsa al rincaro per l'abbigliamento. Ci sono stati, comunque, ritocchi per tessuti, maglie, calze, pullover e cappelli fino al 4-5 per cento. La manutenzione della casa è rincarata del 2,33 per cento. Nessuna variazione — abbiamo visto — per elettricità e combustibili. C'è da dire, però, che in gennaio c'era stato un preoccupante più 5,90 per cento in seguito ai rincari del gas in bombole (13,92 per cento), cherosene per riscaldamento (3,34) e gasolio (7,83). Renato Romanelli „„„„,„ „„_ . . Numero indice di Differenza IL COSTO DELLA VITA Gen.'78|febb.'78 inpunti| ».'o INDICE GENERALE | 126,2 J 127,8 + 1,60 | + 1,27 Alimentazlonc 126,4 | 127,6 -1- 1,20 | 4- 0,95 Abblgllamcnto 133,9 : 134,3 + 0,40 + 0,30 Elettrlcita e Combustiblll 141,8 141,8 — — Abltazionc 112,0 i 112,1 + 0,10 + 0,09 Beni e Servlzl varl ' 124,9 | 127,6 + 2,70 + 2,16

Persone citate: Renato Romanelli