Cipro non darà all'Egitto i due terroristi palestinesi

Cipro non darà all'Egitto i due terroristi palestinesi Confermato il bilancio: 15 egiziani uccisi Cipro non darà all'Egitto i due terroristi palestinesi Nicosia, 20 febbraio. I soldati egiziani superstiti del commando che ha tentato di catturare gli assassini del direttore di Al Ahram, Youssef Sebai, saranno rimpatriati con il loro armamento; ma i due terroristi non saranno consegnati. Nel contempo il governo di Nicosia ha chiesto a quello del Cairo di richiamare l'addetto militare colonnello Suleiman Hadad che sembra abbia dato il via all'assalto del reparto speciale dopo che l'ambasciatore egiziano aveva assicurato il presidente Kiprianou che il suo governo non avrebbe tentato una soluzione di forza. Per riportare in patria i 41 militari superstiti del raid è giunto oggi a Nicosia un C-130 egiziano (quello delle «teste di cuoio» di Sadat è rimasto gravemente danneggiato dai greco-ciprioti). Su di esso ha viaggiato anche il sottosegretario agli Esteri Butros Ghali che appena arrivato s'è incontrato con il presidente Kiprianou. Assieme ai 41 superstiti svùl'Hercules torneranno i corpi dei 15 soldati uccisi. Nella battaglia con le truppe cipriote che hanno aperto il fuoco contro il commando (secondo le autorità di Nicosia avrebbe sparato all'impazzata mettendo perfino in pericolo il presidente Kiprianou che si trovava nella torre di controllo) gli egiziani hanno avuto anche 16 feriti e due dispersi. I ciprioti lamentano sei feriti. E' rimasto ferito anche un cameraman della televisione della Repubblica Federale di Germania. Gli ostaggi e i quattro membri dell'equipaggio dell'aereo sono tutti sani e salvi. I due terroristi si sono arresi all'equipaggio del jet non appena ha avuto inizio la furiosa sparatoria. I due, comparsi stamane di fronte al tribunale dove sono stati accusati di omicidio premeditato, sono stati identificati ufficialmente per Samir Mohamed Qatar di 28 anni, cittadino giordano, e Zayed Hosni Ahmed Alali di 26, in possesso di un passaporto del Kuwait. Qatar era munito di un passaporto iracheno rilasciato a nome di Reyad Samik Al-Ahad, di 25 anni. Il ministro degli Interni di Cipro Chrisdopolus Benjamin ha detto in una conferenza stampa che i due terroristi saranno processati da un tribunale cipriota e non saranno consegnati né agli egiziani né alla Organizzazione per la liberazione della Palestina. L'Olp, che ha condannato l'assassinio del direttore di Al Ahram, sostiene che i due hanno agito per conto del servizio segreto iracheno. L'Iraq è in urto con l'Olp che considera troppo condiscendente e con i «Paesi arabi del rifiuto» perché ritenuti troppo deboli verso Sadat. Il governo cipriota ha diramato una dichiarazione a nome dei terroristi che sostengono di essere palestinesi nella quale si dice che non appartengono a nessuna organizzazione. La Siria, altro nemico di Sadat ed allineata con l'Olp, ha definito l'incursione «un atto di pirateria che si è concluso con un completo fallimento... Un vero e proprio fiasco». L'agenzia libica parla di «tragicommedia» e dice che evidentemente Sadat considera gli israeliani suoi ispiratori ideali (riferimento al raid di Entebbe) e li segue in tutto e per tutto, «essendosi completamente arreso». Il ministro degli Interni ha affermato che la battaglia di ieri sera «è stata uno dei più tristi incidenti» nella storia della Repubblica cipriota, ma ha aggiunto che Cipro continua a considerare l'Egitto un paese amico. Anche il presidente Kiprianou ha accusato l'Egitto di avere violato la sovranità dell'isola, ma ha aggiunto che il suo governo farà tutto il possibile per ristabilire normali relazioni col Cairo. Gli egiziani da parte loro si sono già messi in contatto col segretario generale dell'Onu Kurt Waldheim per «chiarire i malintesi». Stamane era stato detto che sarebbe venuto a Nicosia lo stesso ministro degli Esteri egiziano Kamel, ma questi non ha interrotto la sua visita nella Germania occidentale. Le giustificazioni per lo sfortunato raid (che la stampa del Cairo ha invece dipinto come un grande successo) sono venute invece da Butros Ghali. I due terroristi sarebbero arrivati da Beirut martedì. Sabato avevano ucciso il direttore di Al Ahram e consigliere di Sadat nella hall dell'hotel Hilton di Nicosia e poi per garantirsi la fuga si erano impadroniti di 30 ostaggi ma ne avevano rilasciati 19 dopo che il governo di Cipro aveva messo a disposizione un DC-8 con 4 membri d'equipaggio per lasciare il Paese. Gli 11 ostaggi che avevano tenuto erano delegati di Egitto, Olp, Siria, Somalia e Marocco alla conferenza di Nicosia della «Organizzazione per la solidarietà afroasiatica» di cui Sebai era segretario generale. Dopo avere sorvolato per sette ore il Medio Oriente senza ottenere da nessuno il permesso di atterrare, nemmeno dall'Algeria, il DC-8 era sceso a Gibuti. Undici ore più tardi il governo della neo-Repubblica accettava di rifornire il jet, avendo i terroristi deciso di tornare a Cipro. (Ap) I due terroristi palestinesi nelle mani della polizia cipriota, all'aeroporto di Larnaca