Una pizzeria e un bar bruciati in due attentati del "racket"

Una pizzeria e un bar bruciati in due attentati del "racket" Ancor prima di esigere la tangente Una pizzeria e un bar bruciati in due attentati del "racket" La prima in via Monginevro (è quasi completamente distrutta), l'altro in piazza Nizza -1 proprietari: "Mai ricevute minacce, né richieste" Ancora due misteriosi attentati a negozi, forse opera del racket. Il primo allarme alle 4, In via Monginevro 71. Qui c'è una pizzeria, di cui è titolare Giacomo Suvatterl, 44 anni. Abita nella stessa casa, al primo piano. «Avevo chiuso verso le 2, poi mi ero attardato per mettere in ordine. Mezz'ora dopo che ero salito in casa, sono arfivati»' ha raccontato agli agenti della «mobile». Hanno gettato benzina attraverso la serranda metallica. C'è stato una forte esplosione, la lamiera si è accartocciata. Tutto 11 locale è andato distrutto, anche 11 retro dove si trova il forno e dove sono riposte le apparecchiature che servivano per la cucina. «Non ho nemici, non capisco perché mi hanno devastato il locale — ha aggiunto il Savatteri —. JVon ho mai avuto telefonate anonime con richiesta di denaro». Un'ora dopo altro attentato. Questa volta ai danni di un bar, in piazza Nizza 77. Anche qui gli ignoti hanno versato della benzina contro la porta in legno del negozio. C'è stato un incendio, subito domato da alcuni vicini. I danni, in questo secondo caso, sono limitati. La titolare, Laura Felìciano, 26 anni, abita a Moncalieri. Anche lei non ha saputo dare una spiegazione all'episodio. Gli inquirenti non escludono che i due fatti siano collegati: «Forse qualche banda di delinquenti che tentano di imporre delle tangenti nei due negozi». ir Un terzo arrestato oì è aggiunto ai due ammanettati ieri notte dai carabinieri del Nucleo Investigativo per aver estorto due milioni a un industriale e aver tentato di estorcergliene altri tre: Gonario Pinna, 26 anni, via Bava 50 e a Gian Paolo Pani, di 19 anni, entrambi originari di Carbonla. Nel corso della stessa nottata è stato catturato Paolo Secci, 21 anni, anche lui originario della provincia di Cagliari. E' il proprietario della «500» servita per raccogliere i primi due milioni estorti all'industriale Giovanni Delmastro, 58 anni, titolare della società generale per l'imballaggio di via Galvani 12. L'uomo, già preso di mira con minacce e scherzi «pesanti» per convincerlo a pagare altri milioni (qualcuno versò qualche giorno fa un po' di acido muriatico nei serbatoio di un suo camion), aveva concordato coi ricattatori di consegnare la differenza l'altra notte in via Vidua. Ma ad attenderli questa volta c'erano anche i carabinieri del Nucleo: un breve inseguimento fino in corso Tassoni, finché la «500» in fuga sbanda e capota. Il Pinna e il Pani vengono presi subito, il Secci, che aveva prestato la «500». poco dopo. Paolo Secci, 21 anni

Persone citate: Gian Paolo Pani, Giovanni Delmastro, Laura Felìciano, Paolo Secci, Savatteri, Secci

Luoghi citati: Cagliari, Moncalieri