Un piano della Regione contro i danni della neve

Un piano della Regione contro i danni della neve Stanziati cinquecento milioni Un piano della Regione contro i danni della neve L'assessore Sante Bajardi: "Abbiamo allo studio una legge che non si limiti ai pronti interventi" La neve: una realtà che anche quest'anno ha creato grossi problemi. A Torino si sono registrate solo situazioni di disagio, nei centri alpini, invece, frazioni isolate, strade Interrotte, baite sommerse dal manto bianco. Con slavinc, valanghe, case per.celanti. Morti. La Regione ha deciso di affrontare il problema in due tempi: uno, immediato, l'altro in prospettiva. La giunta ha stanziato un contributo di 500 milioni per fare fronte alle prime necessità dei paesi più colpiti. «Ma — ha spiegato l'assessore alla viabilità Bajardi — vogliamo predisporre per il futuro gli strumenti idonei per far fronte con concretezza a queste calamità. Non più un "pronto intervento". ma Qualcosa dì organico, programmato». Una proposta dt legge, che apporterà variazioni ed emendamenti a quelle già esistenti. «Vogliamo mettere a disposizione degli enti e delle comunità strumentazioni tecniche idonee. E' stata questa un'annata eccezionale: la convenzione media con VAnas. per il Piemonte, era sul miliardo e 400 milioni. Oggi abbiamo già superato i due miliardi. Formeremo un gruppo di lavoro che dovrà indicare le linee dei nostri interventi, nella distribuzione dei contributi e dei futuri aiuti». Ha ricordato che si e ricorso in questi giorni, per le prime spese, alle disponibilità esistenti. Compresi i 26 miliardi, contributo statale, per i danni dell'ottobre scorso. «In alcune zone tenteremo sperimentazioni d'avanguardia. esemplari. Cercheremo dì modificare le strutture idro-geologiche attuali, per limitare in prospettiva danni e pericoli. Stiamo anche esaminando la possibilità d'ilio di macchine polivalenti, indispensabili nel periodo invernale per spazzare la neve, ma utilizzabili negli altri mesi con impieghi diversi. Strumenti sofisticati, com ' plessi, dal costo ciascuno di circa | 30 milioni. Certamente più confa centi alle nostre reali situazioni e impieghi». Ma — ha aggiunto — indispenj sabile sarà creare dei meccanismi . di solidarietà tra i vari centri e j comunità, organizzando un piano d'interventi unitario, non frazionato e spezzettato. Insomma si cercherà di formare meccanismi ] autosufflcientl capaci di inserirsi i prontamente non appena si creerà '■ una certa situazione d'emergenza ; «Occorre il contributo di tutti, 1 nell'indicare le linee da seguire e ; nella fase organizzativa». Era presente all'incontro il dot j tor Sartoris. presidente di una co: inulina montana. Ha sottolineato ; l'importanza del provvedimento della Regione perché «i nostri solt mezzi sono sempre limitati». Ed ha chiesto una priorità nei contri . buti a favore dei piccoli centri | montani, più colpiti e danneggiati | degli altri paesi. L'assessore ha 1 risposto parlando di «interventi ' realistici, in base alle vere neces ' sita. Ma non vogliamo limitare il nostro contributo ai soli centri | montani. Conosciamo realtà al| trettanto gravi e urgenti in paesi di molte zone collinari del PieI monte».

Persone citate: Bajardi, Sante Bajardi, Sartoris

Luoghi citati: Piemonte, Torino