Che fare con 2000 miliardi

Che fare con 2000 miliardi Il bilancio regionale '78-'80 presentato in Commissione Che fare con 2000 miliardi Le scelte prioritarie: agricoltura, sanità, formazione professionale, uso del suolo L'assessore Si monelli: "Oltre le spese indicate non possiamo andare; per aggiungerne qualcuna bisogna toglierne altre" - Il consiglio lo discuterà entro aprile Il bilancio pluriennale della Regione, quello che individua le spese da sostenere tra oggi e il 1980, fine del mandato, è pronto. Lo ha presentato Ieri al membri della I Commissione del Consiglio l'assessore Slmonelll, tra breve dovrebbero iniziarsi le consultazioni. U presidente della I Commissione, aw. Rossotto, ha già stabilito che gli ultimi ad essere sentiti saranno i Comprensori, probabilmente l'8 aprile; poi verso 11 20-25 dello stesso mese dovrebbe esserci la discussione in aula e 11 voto. La tabella che pubblichiamo indica la spesa parziale anno per anno e complessiva delle cinque aree di intervento e il complesso di 1942 miliardi e 560 milioni che bilancia le entrate. Anch'esse previste e, ci dice Simonelli, «interiori alla realtà, perché non abbiamo tenuto conto di stanziamenti a destinazione vincolata che ci saranno». Per spiegare questa frase dobbiamo fare qualche esemplo. Fermiamoci sull'assistenza ospedaliera che rappresenta una partita di giro: tanto ricevuto dallo Stato, tanto speso. «Abbiamo calcolato di ricevere la stessa quota avuta nel 1976, cioè 283 miliardi; ma il ministero e il Cipe hanno già deciso aumenti del /ondo. Verranno altre somme e saranno utilizzate». Restiamo in quest'uArea d'intervento» che è la numero 4 e riguarda i servizi sanitari e sociali. Il totale delia spesa prevista è di 993,583 miliardi, ma per il funzionamento degli ospe¬ dali ne occorrono 849 (al netto: nel bilancio c'è qualcosa In più ma riguarda ammortamenti di annualità precedenti). Ne restano 144 e mezzo che devono servire per tutta l'area la quale prevede fra l'altro: 4,4 miliardi per il progetto «Prevenzione dei danni ambientali derivanti dalla nocività delle lavorazioni»; 23 miliardi e 731 milioni per il progetto «Tu- tela materno-lnfantlle»; 7,6 miliardi per il «Progetto anziani»; 4,365 per la formazione degli operatori socio-sanitari. Alla formazione professionale In genere sono destinati altri 700 milioni, tutti per 11 Centro di Orbassano per la meccanica e le macchine, mentre 3 miliardi e 400 milioni andranno al Centro di Biella per la sperimentazione e ricerca nei settori tessile e meccanico-tessile. Sempre In questo ambito di formazione e cultura, che costituisce la quinta area d'Intervento, figurano 9 miliardi e mezzo per 1 beni e le attività culturali. Andiamo avanti nell'esame. Nella terza area, relativa all'industria e al settore terziario, troviamo la voce «Progetto autobus» con uno stanziamento complessivo di 24 miliardi e 980 milioni cosi suddiviso: 13,160 miliardi nel '78, 11,620 nel '79, 2C0 milioni nell'80. Che cosa significa questo calo? «Significa — risponde Simonelli — che con le nostre sole forze non riusciamo ad andare oltre. Confidiamo però di arrivarci con gli stanziamenti del Fondo nazionale trasporti, ma non sappiamo ancora quanto ci verrà». Insomma, questi 200 milioni hanno più o meno lo stesso significato della formula p. m. (per memoria) che si vede in altre voci e significa: è un lavoro che dobbiamo fare, lo Indichiamo, ma siamo in attesa di avere 1 soldi. Per la verità, queste annotazioni sono scarse. Non se ne trova nemmeno una nel capitolo agricoltura che è la prima delle aree d'Intervento e prevede, tra l'altro, 38 miliardi e mezzo per l'ammodernamento di aziende agrlcole e pianificazione zonale, 28,113 per la zootecnia, 2,6 per l'irrigazione, 17,3 per il potenziamento delle colture pregiate, 4,15 per l'assistenza tecnica e contabilità aziendale. Altra grossa somma; 244 miliardi e mezzo, la seconda per importanza dopo la sanità, riguarda la terza area d'intervento, gestione e assetto del territorio. Qui si tratta di studiare l'aspetto geologico del terreno (170 milioni): la struttura pedologica cioè la fertilità del suolo (1,180); la realizzazione di un nuovo sistema cartografico (5,150). Nel programma per l'edilizia residenziale pubblica troviamo solo 5 miliardi, nel 1978 relativi all'acquisizione e risanamento di complessi residenziali e di interesse culturale, poi nel '79 e '80 la formula «per memoria». Dice l'assessore: «Prima di andare oltre vogliamo vedere quali saranno le decisioni dello Stato per l'edilizia pubblica». Il quadro complessivo è quello che abbiamo dato e da esso non si può derogare. Le somme a disposizione sono quelle, miliardo più miliardo meno e «se dal dibattito emergeranno altre priorità, altri momenti di spesa più importanti bisognerà eliminare qualcuno di quelli indicati». Cosi conclude Slmonelll aggiungendo: «Tutto e contemporaneamente sono due termini che non possono coesistere». J_ garb. PREVISIONI RIRPTI.Or,0 ttNTRATK V. SPRRH! <ln mlllardl) Anno 1978 Anno 1979 Anno 1980 Totale Area dl attivlta organlzzazlone c decentramento . . . 42,166 44,754 42,356 129,276 Area dl lntervento 2 • attivlta secondarle e terziarle . 57,725 56,470 40,800 154,995 Area dl lntervento 3 • gestlone e assetto del terrltorio 69,715 92,288 82,538 244,541 Area dl lntervento i ■ servlzl sanltari e soclall . . . 329,270 331,458 332,855 993,583 Area dl lntervento 5 • formazlone e cultura .... 37,489 40,934 37,976 116,399 Onerl non rlpartlblll 1,752 4,481 5,327 11,560 TOTALE ENTRATE 633,228 668,927 640,405 1.942,560

Persone citate: Rossotto, Simonelli

Luoghi citati: Biella, Orbassano