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Mancini ribadisce le critiche a Craxi Mancini ribadisce le critiche a Craxi Lo accusa di immobilismo - Giudica inopportuna anche la convocazione del congresso del partito Processo al psi e al suo segretario nazionale Bettino Craxi: lo ha intentato ieri sera Giacomo Mancini, intervenendo al Jolly Ambasciatori a un Incontro della corrente di « Presenza socialista ». Non ha risparmiato accuse ad alcuno, coinvolgendosi nella critica: « Non siamo stati capaci di esprimere una linea polttica convincente e persuasiva », ha detto analizzando la storia passata e recente del partito, spesso sconvolto da violenti scontri intemi e da drammatiche scissioni. E' stato il racconto di una lunga crisi, di continue delusioni, di rimpianti e di ambizioni che non si sono tradotte in realtà concrete, nonostante l'impegno continuo per la difesa della libertà e della democrazia. « Sforno ora un partito più piccolo », ha ammesso con sforzo, mentre per contro U pei continua a crescere e la de, a grande continente politico e sociale », è uscita rafforzata dal voto del 20 giugno '76. Mancini ha fatto più volte riferimento a questa data. Doveva rappresentare una svolta positiva per il psi; il risultato elettorale (9,6 per cento dei voti) è stato invece deludente. « Rinnovamento », è stata la parola d'ordine di quei giorni. Occorreva recuperare il terreno perduto. Invece del confronto, Invece della verifica delle posizioni sono nate le correnti. « Io non le volevo, ne ho chiesto lo scioglimento », ha affermato il parlamentare socialista. Tentativo Inutile. Perché? A questo punto Mancini ha coinvolto Craxl, accusandolo in pratica di immobilismo: « C'è una crisi di governo, se ne avvertiva l'arrivo molto prima dell'apertura ufficiale; si muovono tutti t partitt, tiene riunioni anche il pli, che pure è una forza esigua; la nostra direzione non si riunisce dal 12 di dicembre ». La crisi, ha affermato, « non è problema solo del segretario del partito », e ha criticato il funzionamento degli organi statutari del psi. Ha speso parole In difesa della formula del centrosinistra e anche del regime delle astensioni («La de dopo 30 anni di egemonia aveva accettato di venire a patti con le altre forze politiche »); infine, si è decisamente schierato contro il congresso socialista. In sostanza, lo giudica inopportuno.