Ricordo di Mario Pannunzio di Mario Pannunzio

Ricordo di Mario Pannunzio Ricordo di Mario Pannunzio La figura del giornalista è stata ricordata nell'Aula Magna dell'Università La figura e l'opera di Mario Pannunzio, giornalista e uomo politico scomparso II 10 febbraio di dieci anni fa, sono state ricordate Ieri pomeriggio nell'ante Aula magna dell'Università in via Verdi 8. Alla mani/estazione hanno partecipato numerose personalità della cultura e della politica, telegrammi sono stati Inviati dal presidente del Consiglio Andreottl, dall'on. La Malfa, dal presidente della Conflndustria Carli, dal ministro dei Beni culturali Pedini e della Pubblica Istruzione Malfatti, dal sindaco di Roma Argon. Purtroppo non è potuto intervenire l'on. Spadolini, che il maltempo ha bloccato a Bologna. Spadolini è riuscito comunque a far giungere il testo dell'orazione ufficiale che avrebbe dovuto pronunciare, la relazione è stata letta dal professor Firpo. « Avrei voluto ricordare — ha scritto l'on. Spadolini — il primo numero del Mondo fondato da Pannunzio, quel 29 gennaio 1949. Chi allora non aveva almeno vent'anni non pub immaginare 11 senso di nuovo, quasi l'inizio di un'era nuova, che quel settimanale impeccabile nella sua unità intellettuale e nella sua coerenza morale, rappresentò per una generazione uscita dal travaglio della guerra. Einaudi, Croce, Salvemini, Sforza, Sturzo: tutti i grandi nomi dell'antifa¬ scismo, che fu la regola di vita della comunità del Afondo, compariranno nelle prime annate del settimanale prima del più diretto impegno politico, successivo alla scissione liberale del '55 e la fondazione del partito radicale ». Il documento di Spadolini ha poi ricordato ti giorno in cui si spense Pannunzio e il giudizio che del giornalista diede Le Monde: « Il quotidiano francese scrisse che " il suo si era uno si ed il suo no un no ". Pannunzio al termine della sua battaglia aveva Invitato a battersi contro l'instaurarsi di un governo morbido e sacerdotale ohe conquista amici ed avversari e tende a snervare ogni resistenza ». La relazione si è conclusa con un parallelo tra l'opera di Pannunzio e di Gobetti. Un'acuta analisi della figura e del contributo culturale di Pannunzio è stata svolta dal professor Firpo. Alla manifestazione ha partecipato pure l'avv. Leone Cattaui, ministro del Lavori Pubblici nel governo De Gasperl, amico di Pannunzio fin dal tempi della rivista Risorgimento liberale. Un breve saluto al folto uditorio è stato rivolto anche dal prof. Quagltenl, direttore del Centro Pannunzio, fondato da Arrigo Olivetti. C. g.

Luoghi citati: Bologna, Roma