Il ministro designerà il nuovo direttore del centro di cardiochirurgia "Blalock"

Il ministro designerà il nuovo direttore del centro di cardiochirurgia "Blalock" Un console «fuori dalla mischia», da un'altra città Il ministro designerà il nuovo direttore del centro di cardiochirurgia "Blalock" Probabilmente un "aiuto" delle cliniche veronese, romana o padovana, dove esistono le migliori scuole italiane - E' la fine della tradizione torinese, che con Dogliotti fu prima in Italia Imminente una svolta per il « Blalock ». Il ministro della Pubblica Istruzione, Malfatti, dovrebbe decidere In questi giorni il trasferimento a Torino di un « aiuto » al quale sarebbe affidata temporaneamente la direzione del centro cardiochirurgico delle Molinette. Lo scopo è quello di porre al vertice del «centro», per il suo rilancio, un uomo fuori dalla mischia, estraneo alle polemiche e agli antagonismi che hanno portato in due mesi 11 « Blalock » alla paralisi totale. Secondo indiscrezioni la scelta potrebbe cadere su un «universitario» di Verona, Roma o Padova, cioè su un allievo del prof. Cevese o del prof. Provenzale che hanno creato due tra le migliori scuole cardiochirurgiche italiane. Questa soluzione è stata scelta fra alcune altre In discussione (ospedalizzazione del reparto, ripresa al 1° marzo con 11 rientro del prof. Morino) dopo una serie di incontri e telefonate tra il presidente del San Giovanni, Ing. Poli, l'assessore regionale alla sanità Enrietti, il rettore dell'università di Torino, Cavallo e il prof. Paride Stefanini. E' prevalso dunque il buon senso, anche se è amaro constatare l'abdicazione di una scuola gloriosa come quella di Achille Mario Dogliotti, che pur conta ancora elementi di sicuro valore. Non vengono comunque meno le difficoltà. Se da un lato infatti alcuni sostengono che non era necessario andare a prendere un « estraneo » e che l'attività poteva riprendere entro qua¬ rantott'ore, dall'altro si sono già registrate voci che sostengono l'Illegittimità del provvedimento ministeriale. Resta 11 fatto che cosi non si poteva andare avanti se non a rischio di distruggere irrimediabilmente la cardiochirurgia torinese. Un dato è significativo: tra il 15 dicembre '76 e il 15 febbraio '77 (con quindici giorni di chiusura per le feste natalizie) erano stati pra¬ ticati 32 interventi a cuore aperto (tre pazienti erano deceduti, ma si trattava di casi difficilissimi); nello stesso periodo quest'anno si è fatta solo un'extracorporea, purtroppo con risultato negativo. C'è stata, è vero, l'inchiesta della magistratura, ci sono sei cartelle cliniche falsificate e i colpevoli vanno individuati e puniti, ma c'è da chiedersi se le conseguenze di polemiche e di lotte tra « boiardi » della medicina non abbiano provocato conseguenze ben più disastrose. E' di Ieri la notizia, non confermata, che anche la chirurgia vascolare al « Blalock » è prossima alla crisi, mentre 1 tre medici che dovevano tornare dagli Stati Uniti avrebbero manifestato alcune perplessità. Sul piano giudiziario prosegue intanto a ritmo serrato l'Inchiesta del giudice Istruttore, consigliere Palaja, che ha già interrogato numerosi testi tra i quali il prof. Del Fante ed altri ne sentirà la settimana prossima. Nessuna novità invece sul fronte « amministrativo » dopo la sospensione del dott. Caìaflore. E' infatti da escludere che 11 rettore Cavallo decida di sospendere gli altri dieci sanitari del « Blalock » Indiziati dd falso e frode processuale, anche perché anni fa dopo lo « scandalo dei clinici » non fu preso alcui. provvedimento contro chi era stato accusato di peculato. Il ricorso indiscriminato alle sospensioni porterebbe inoltre su una strada pericolosa aprendo il varco a possibili abusi. Francesco Bullo li presidente, ing. Poli • Il rettore dell'Università Cavallo

Luoghi citati: Italia, Padova, Roma, Stati Uniti, Torino, Verona