Un deposito d'esplosivo noscosto in uno rimessa

Un deposito d'esplosivo noscosto in uno rimessa Un deposito d'esplosivo noscosto in uno rimessa Forse un deposito del racket - Il gestore era già stato diffidato dalla questura di Reggio Calabria Sei candelotti di gelatina esplosiva simili a quelli usati negli attentati commessi di recente contro negozi e uffici sono stati trovati dal carabinieri del Nucleo investigativo nell'autorimessa «S. Leone» In via Foscolo 27. Il gestore è Francesco Galea, 22 anni, originario di Bianco, Reggio Calabria. Nella sua stanza 1 bri^a- dieri Nanni e Galleri hanno anche scoperto alcune pistole, un mitragliatore americano Thompson e, con 1 candelotti esplosivi, nascosti in un vano ricavato nella canna fumaria, proiettili di vario calibro. Le Indagini, nelle quali è intervenuto anche il maresciallo Tessari, dei carabinieri di Susa, continuano. Hanno soprattutto come punto di riferimento una rubrica del giovane, un elenco di nomi fra 1 quali figurano quelli di molte persone molto note nell'ambiente della droga. I carabinieri sono piombati nell'autorimessa del Galea seguendo appunto una pista emersa da alcuni controlli disposti dal capitano Olivieri fra drogati e spacciatori di stupefacenti. La vicenda promette sviluppi clamorosi. Ma è per i candelotti che gli uomini del Nucleo vogliono sapere di più. Si ritiene infatti che il giovane sia un elemento di punta del racket che imperversa nella nostra città. Finora 11 suo nome a questo proposito non era trapelato a Torino. Risulta invece che era in evidenza in Calabria, dove il Galea, a causa dei legami con alcuni noti ricattatori, era stato diffidato dalla questura.

Persone citate: Bianco, Francesco Galea, Galleri, Olivieri, Tessari, Thompson

Luoghi citati: Calabria, Reggio Calabria, Susa, Torino